Milano orwelliana. La giunta degli ignavi PD si astiene su Julian Assange…
Quello che è successo nel consiglio comunale di Milano , dove la maggioranza ha respinto una ragionevolissima mozione di Europa verde, in cui si proponeva di conferire la cittadinanza onoraria a Julian Assange è abnorme.
La proposta è stata stravolta dalla maggioranza, attraverso due emendamenti del partito democratico. Da una parte si cancellava il punto simbolicamente importante della cittadinanza onoraria; dall’altra, si toglieva l’accenno qualificante alla necessità di contrastare l’estradizione del giornalista fondatore di WikiLeaks negli Stati Uniti. E là lo attende, com’è noto, una condanna a 175 anni di carcere in base ad una legge del 1917 sullo spionaggio.
Qui si entra in una zona ad alto rischio autoritario. Il ruolo del giornalismo di inchiesta è proprio quello di tutelare il diritto alla conoscenza delle cittadine e dei cittadini, svelando i misfatti coperti dalla strategia dell’occultamento.
Gli appelli promossi al riguardo dal senatore del Pd Gianni Marilotti e dal premio Nobel argentino Pérez Esquivel hanno avuto centinaia di adesioni, chiedendo proprio di bloccare l’estradizione e non accettando il ricorso improprio e strumentale all’Espionage Act varato durante la prima guerra mondiale.
L’accusa contro Assange sostenuta nel tribunale speciale di Londra e premessa per l’estradizione si regge su una non-verità. Assange non sarebbe un giornalista. Peccato, però, che così sia considerato nella sua patria australiana.
La gravità della vicenda accaduta a palazzo Marino va letta in tale contesto. Finalmente cresce l’attenzione internazionale su di un caso così doloroso (la commissaria per i diritti umani del consiglio d’Europa Dunja Mijatovic si è espressa con chiarezza), un pronunciamento negativo di una significativa assemblea elettiva è assai sgradevole e foriero di conseguenze.
Come mai il Partito democratico, storicamente attivo sui temi dei diritti, si è collocato sugli spalti dei forcaioli? Si mette contro non solo Sinistra italiana, i Verdi e Rifondazione comunista, bensì pure la Federazione della stampa e l’omologa organizzazione internazionale.
Pubblicato il 28 maggio 2022 “Il Manifesto “ testo di Vincenzo Vita sintetizzato da Condividere Spilamberto