Vade Retro Draghi – No armi al governo di Kiev!
Da giorni i media di regime riempiono le case di milioni di persone con immagini e notizie di città bombardate, di famiglie in fuga, di bambini e anziani disperati, di donne che partoriscono sotto le bombe. Noi non siamo in grado di dire se tutte o solo gran parte delle immagini e notizie sono frutto di manipolazione, intossicazione e diversione, come lo furono quelle diffuse dalle stesse agenzie per altre guerre USA e NATO: durante la guerra contro l’Iraq ciò emerse chiaramente. Certo però è che ognuno di quei bambini, di quelle donne, di quegli anziani è responsabilità delle autorità di Kiev e delle formazione armate che in modi diversi da esse dipendono e sono armate. Esse stanno usando la popolazione ucraina come carne da macello pur di assecondare le manovre di guerra degli imperialisti USA e della NATO contro la Federazione Russa.
A proposito dell’orientamento nazifascista di autorevoli gruppi politici e militari ucraini riportiamo in appendice un articolo di Lev Golinkin, pubblicato il 10 marzo su Nuove Resistenti 820 (www.resistenze.org), che raccoglie informazioni diffuse “non da Mosca, ma da media occidentali, tra cui Radio Free Europe (RFE), finanziata dagli Stati Uniti; organizzazioni ebraiche quali il World Jewish Congress e il Simon Wiesenthal Center; organizzazioni quali Amnesty International, Human Rights Watch e Freedom House…”. L’articolo è del 2019, prima che i media di regime sotto l’egida della NATO intonassero il coro della “santa alleanza” contro Putin e il governo della Federazione Russa, censurassero e scatenassero la “caccia alle streghe” contro docenti, giornalisti e intellettuali rei di non partecipare al coro (per coerenza, rigore e deontologia professionale) … o anche solo di aver programmato un corso universitario su Dostoevskij (è il caso del prof. Paolo Nori dell’università della Bicocca – Milano).
Ma la questione principale non è l’orientamento ideologico di autorevoli dirigenti politici e militari ucraini. All’origine della guerra alla quale il 24 febbraio l’intervento militare in Ucraina delle Forze Armate della Federazione Russa ha dato inizio, vi è la politica aggressiva contro la Federazione Russa che i gruppi imperialisti USA perseguono a partire dallo scioglimento dell’URSS nel 1991 e accentuata dopo la fine del governo Eltsin (1999). A proposito di questa politica aggressiva consigliamo di leggere almeno uno degli articoli L’America sconfigge la Germania per la terza volta in un secolo di Michael Hudson (La Città Futura 378), Il Memorandum di Budapest (1994) o le illuminazioni di Volodymyr (Zelensky) del Bulletin Comaguer n° 465 11 marzo 2022, E anche ‘il manifesto’ si allinea al “ministero della verità” di Manlio Dinucci (Contropiano, 11 marzo 2022) a proposito di Ucraina, era tutto scritto nel piano della Rand Corp del 21 maggio 2019.
Nostro compito è porre fine alla partecipazione dell’Italia alla guerra in corso!
No alla prostituzione del nostro paese alla NATO! Non un uomo, non un soldo, non un’arma, non un lembo di terra per le guerre degli imperialisti USA e della NATO!
Delegazione del (nuovo) PCI