…ho fatto il test dell’esibizione green pass…
Ho telefonato alla parrucchiera, bravissima, gentilissima e molto attenta al cliente ma ahimè anche alle regole… alla mia domanda chiedi il green pass? la sua risposta è stata: “sì , mi dispiace e capisco dove vuoi arrivare….”
Da lei al momento non si va….
In cartoleria che è anche tabacchino, ricevitoria e profumeria.
Entro, serena e sorridente e chiedo:
“posso senza green pass?”
risposta :” certo , non ho l’obbligo di controllo a tappeto”
Bene.
Negozio di abbigliamento, visto che ci sono i saldi…
Entro, lui gestore storico, con un fare aristocratico, mi saluta gentilmente e mi indica dove posso trovare quello che cerco.
Arriva la giovane , ad oggi l’effettiva titolare :
” buongiorno, posso chiederle se ha il green pass?”
Io:” certo che me lo può chiedere! ( sorridente e serena) le avrei chiesto se potevo …eh, no , non ce l’ho. Posso restare ? ( sempre sorridente e serena)
Lei: “guardi, non vorrei prendere la multa…”
Io: ” se legge bene la normativa la multa non la prende, tuttalpiù la prendo io….ma va bene così, vuol dire che i soldi restano in tasca a me.”
E sono uscita, mentre lui rigido come un palo non sapeva se trattenere me o tirare un ceffone a lei….
Come mi sono sentita ? Cosa ho provato a non essere degna di comprare in quel negozio?
Nonostante fossi molto serena e sorridente, devo ammettere che la sensazione è stata brutta, essere respinti a seguito di una manovra politica è un’ ingiustizia.
Il green pass non è una strategia sanitaria , se lo fosse funzionerebbe esclusivamente con l’esito del tampone , visto che il vaccino non immunizza ,ormai lo sa tutto il mondo che anche i vaccinati possono trasmettere il virus .
Il green pass è una strategia di controllo , di imposizione e vuole rendere la vita difficile o impossibile a chi si sente più allineato con le cure domiciliari precoci .
Chi mi conosce sa che credo fortemente nella libertà di scelta, ognuno è giusto che scelga la via che sente più adatta , vaccino o cure precoci, ma con il green pass stiamo permettendo a questo governo di manipolare le nostre vite , di inserirci come in una catena di montaggio, in una società disumanizzata e controllata.
Io non ci sto, non voglio partecipare in nessun modo a questo folle progetto .
La mia posizione non è contro i commercianti, ripeto loro non hanno l’obbligo di controllo a tappeto , mentre io se vengo beccata senza gp dentro un negozio mi prendo 400 euro di multa…. quindi se io rischio per dire no, mi aspetto quantomeno che i commercianti imparino ad usare le parole e a rispondere serenamente alle forze dell’ordine : “controllo ogni due ore, controllo ogni venti clienti…” e intanto fanno entrare tutti.
Prossima tappa la Posta ….
Sara L.
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Commento ricevuto via email:
“Perché non si deve andare nei negozi che chiedono il green pass…
risposta a un articolo da voi pubblicato…
http://www.circolovegetarianocalcata.it/2022/02/07/ho-fatto-il-test-green-pass/
perché sono complici del nazismo farmaceutico
perché sono stupidi in quanto la legge non prevede che loro controllino i clienti su dati sottoposti a privacy… ed oltretutto non possono farlo
perché violano la dignità e libertà delle persone, laddove la costituzione e la legge non lo prevedono
perché cosi falliscono e, anche se ci dispiace, purtroppo se lo cercano loro,
perché la libertà di “vaccinazione” con un siero sperimentale senza basi scientifiche è un crimine contro l’umanità, i cui effetti tossici immediati o dilazionati sono ormai evidenti
perché pertanto ogni fax-cin@zio-ne contro le “influenze” influenzate e “influenzanti” devono essere vietate…
perché rischiare una multa per aiutare un complice, stupido e impaurito, del nazi-farmaceuticomunismo imperante?
molto meglio andare da chi disobbedisce civilmente agli ordini illogici in disonore, con autodichiarazione free pass, uomini liberi…
saluti a tutti da Giuseppe Altieri”