Il Metaverso. Tecnologia ed Etica

Si dice che la tecnologia migliori la vita, ma il paradosso che
probabilmente si prospetterà nei prossimi decenni, sarà che il metaverso
sostituirà parte della nostra vita.
Il Metaverso altro non è che la realtà virtuale. Per chi non lo sapesse,
il famoso Mark Zuckerberg inventore di Facebook, tra qualche anno
metterà in rete un social network in realtà virtuale, che permetterà di
vivere una sorta di realtà in tre dimensioni. Bisognerà usare degli
occhiali, chiamati Oculus, attualmente un po’ costosi, ma presto più
economici, che quando indossati ci faranno vivere la bellezza di questa
nuova tecnologia.

È innegabile che la realtà virtuale sia fantastica, ma dobbiamo stare
attenti specialmente ai nostri figli. Noi genitori, gli insegnanti, i
nonni, dobbiamo mettere il naso in questa nuova tecnologia, per evitare
che i giovani perdano la connessione con la vita reale.
Mi rivolgo quindi a questa categoria di persone, affinché non
disprezzino questo avanzamento tecnologico, ma lo accolgano, e ne
cerchino di estrarre le varie funzioni. Compreso il sistema del
metaverso, si potrà capire come sviluppare una moralità, nelle scuole
per esempio, aiutando a sfruttare questa nuova tecnologia per migliorare
la vita reale.

Ci sono molti spunti filosofici in questo argomento, ma proprio stando
in tema con quanto detto, dobbiamo imparare anche noi a tenere i piedi
per terra, pensare di meno, e concretizzare di più, senza farci prendere
da pensieri catastrofisti: la vita non è un film horror, siamo noi che
interpretiamo ciò che accade secondo il nostro bagaglio conoscitivo. Se
guardiamo tutto il giorno video complottisti, di catastrofi naturali
ecc, sarà inevitabile che il metaverso verrà visto come un disastroso
avvenimento, come disse Bruno Munari: “Ognuno vede ciò che sa.”
Mi rivolgo anche alla pubblica amministrazione, perché a causa della
pandemia, siamo quasi obbligati a non socializzare, il metaverso
potrebbe peggiorare la situazione, sempre se verrà diffuso in grande
scala in contiguità alla pandemia (dubito che questo accada, e dubito
che non si possa tornare alla vita di qualche anno fa); forse siamo noi
che siamo diventati più pigri, appunto per questo il mio appello è verso
la pubblica amministrazione, affinché sviluppi idee per riattivare la
vita sociale.

Vincenzo Flora

Video collegato: https://youtu.be/c869ZvV8nGI

I commenti sono disabilitati.