Venezuela. Nicolas Maduro si schiera con la Siria e l’Iran e in difesa della Palestina…
Il Presidente venezuelano, Nicolas Maduro, afferma, in una recente intervista ad al-Mayadin, che il popolo venezuelano ha resistito ai feroci attacchi lanciati dall’imperialismo statunitense e dai suoi alleati e discute le relazioni con alcuni Paesi, tra cui Siria, Iran e Palestina.
“La Siria risorgerà con Assad” – Il Presidente Maduro parlò della Siria e del suo Presidente Bashar al-Assad, descrivendolo come uomo coraggioso, eroico, combattente con una bella famiglia e un popolo meraviglioso, esprimendo rammarico per quello successo alla Siria, dicendo era “destinato a sopportare una guerra terroristica criminale”. Maduro aveva affermato che il popolo siriano ha sofferto molto negli ultimi 11 anni e ha saputo preservare e vincere. L’Esercito arabo siriano, insieme al popolo siriano unito e al Presidente Bashar al-Assad, farà risorgere la Siria e la libererà completamente, aveva dichiarato. “Il mondo arabo; il mondo intero sarà stupito di come la Siria risorgerà negli anni a venire”, aggiunse Maduro. Inoltre, il Ministero degli Esteri venezuelano intraprenderà diverse iniziative negli anni 2020 per riattivare la cooperazione tra i Paesi arabi e l’America Latina per stabilire legami sia a livello monetario che finanziario, annunciava il leader venezuelano. Molte cose potranno accadere nei prossimi anni tra Venezuela e mondo arabo, osservò, divulgando la convinzione che accadrà. “Voglio usare questa intervista ad al-Mayadin invitando tutti i leader, popoli ed investitori a investire in Venezuela”, aveva detto. Il leader definiva il suo Paese la terra delle opportunità, offrendo tutte le garanzie costituzionali e legali per gli investimenti in petrolio, gas, petrolchimica, turismo, oro, diamanti, ferro, acciaio, alluminio e generi alimentari.
“Ringrazio Dio per aver incontrato Qasim Sulaymani” – Parlando dell’Iran, Maduro affermò che le relazioni con la Repubblica islamica sono sempre state molto buone, “sia con l’ex-Presidente Ahmadinejad, l’ex-Presidente Hassan Rouhani, sia ora col Presidente Ebrahim Raisi”. Maduro affermava di aver concordato diversi nuovi piani col Presidente Raisi e che il comitato intergovernativo di entrambi i Paesi lavora a questi nuovi progetti che includono networking e cooperazione tra Iran e Venezuela. Il presidente venezuelano espresse ammirazione per il leader iraniano Ayatollah Khamenei, descrivendolo come un uomo di grande saggezza e grande intelligenza. Rivelò che l’ex-comandante martire della Forza Quds, Maggiore- Generale Qasim Sulaymani, visitò il Venezuela tra marzo e aprile 2019. “Eravamo nel pieno della crisi elettrica lanciata dagli imperialisti del nord contro la rete elettrica del Venezuela”, toccando la conversazione che le due figure ebbero su diversi settori di cooperazione, compresa l’elettricità. Maduro confermò che tutte le questioni discusse furono attuate. Il presidente venezuelano elogiò il Maggior-Generale Sulaymani: “Era un uomo sorridente e ottimista e ringrazio Dio per averlo incontrato”. Inoltre affermò: “Sulaymani combatté il terrorismo e i brutali criminali terroristi che attaccarono i popoli dell’Asse della Resistenza. Era un uomo coraggioso”. Notò l’importanza di imparare da tali crimini orribili, come il crimine dell’assassinio del martire Sulaymani. “È questo un mondo che vogliamo, in cui assistiamo alla Casa Bianca che emette l’ordine di uccidere un eroe della lotta al terrorismo in Iraq, Iran, Siria e Libano?” Il mondo deve alzare di nuovo la voce, osservò, “per condannare l’omicidio dell’eroe popolare, il Maggior-Generale Sulaymani”.
Il Presidente Nicolas Maduro concluse ringraziando al-Mayadin per l’attenzione che riserva ai popoli dell’America Latina e dei Caraibi e per averlo costantemente seguito sui social media, senza dimenticare la collaborazione col canale televisivo venezuelano TeleSur. “Dobbiamo fare più sforzi per la nostra unificazione spirituale, culturale e politica e dobbiamo imparare dalla lotta e dal cammino di ciascuno dei nostri Paesi”, concluse.
“Non abbandoneremo la Palestina” – Sulla causa palestinese, il Presidente Maduro notò che nessuno al mondo osa chiedere a Caracas di abbandonare la Palestina. “Non possiamo accettare tali richieste. È un peccato pensare semplicemente di abbandonare la Palestina o di lasciarla sola”. “La Palestina è la terra santa dell’umanità, e la terra palestinese la teniamo in grande considerazione. Sentiamo il nome ‘Palestina’ forte e alto”, affermò Maduro, condannando i crimini dell’occupazione israeliana contro i palestinesi, dicendo che “Israele” un giorno pagherà per ciò. Il leader venezuelano inviò un messaggio al popolo palestinese, in cui affermò il sostegno alla Palestina dal Venezuela, dal popolo venezuelano e dalla rivoluzione bolivariana del leader Hugo Chavez. Ribadì l’infinito sostegno totale alla Palestina poiché il Venezuela ama la Palestina, tutto il suo popolo e le sue fazioni. “Auguriamo ogni bene alla Palestina e abbiamo accordi di cooperazione con essa, accordi che vanno molto bene. Vorremmo dare di più alla Palestina”, aveva detto il Presidente Maduro, invitando tutti i popoli, tutti i leader, tutti gli arabi e tutti i leader islamici a non lasciare la Palestina sola. Espresse ulteriore sostegno alla Palestina affermando che merita un sostegno incrollabile e impavido da tutti i leader mondiali, affermando che “la Palestina chiede aiuto; la Palestina chiede il vostro sostegno, ogni giorno vengono commessi crimini contro di essa e ogni giorno vengono uccisi i suoi giovani”. Commentando gli ultimi eventi nella Palestina occupata, vale a dire crimini, violazioni ed abusi israeliani, Maduro affermò che i crimini dell’occupazione furono indescrivibili e senza eguali nel mondo, ribadendo il sostegno al popolo palestinese, concludendo dedicando “un grande bacio al cuore della Palestina”.
Fonte Primaria: https://orinocotribune.com/maduro-to-al-mayadeen-we-will-not-abandon-palestine/
Fonte secondaria e traduzione: http://aurorasito.altervista.org/?p=21651