L’eroe Lakota Tatanka Yotanka, detto Toro Seduto, il 15 dicembre 1890 veniva assassinato dagli invasori yankee

Il 15 dicembre 1890, nella Riserva indiana di Standing Rock (USA), veniva assassinato Tatanka Yotanka che noi conosciamo come Toro Seduto. Tatanka Yotanka, dei Hunkpapa Lakota , è uno dei più noti eroi della lotta per l’indipendenza americana.

Ricordo bene questo anniversario perché furono i suoi pronipoti ad invitarmi, il 15 dicembre 1990, alla cerimonia in occasione del centenario del suo assassinio (un assassinio progettato dal presidente yankee di allora), proprio là dove avvenne, sullo sponde del Grand River nel Sud Dakota.

Un onore che non dimentico, il privilegio di aver condiviso con questi compagni e amici, là sulla sponda settentrionale del fiume, nel gelo della notte prossima all’alba, questo momento di memoria storica e di ricordo umano.

Ho definito Tatanka Yotanka uno dei più noti eroi della lotta per l’indipendenza americana.

Sì, proprio così! Perché l’altra, quella definita dalla cultura eurocentrica, non è mai stata un lotta per l’indipendenza “americana”. Tutto al più è stata un lotta di coloni inglesi tesa al separatismo dall’Inghilterra e relativa indipendenza politica.

Che questi coloni si siano autodefiniti “americani” dipende anche dal fatto che uccidendo e sterminando gli americani sostituirsi ad essi e chiamarsi “americani” divenne una scontata conseguenza.

Scontata ma falsa. Una falsità che implica, oltre che la Storia e la logica, anche l’etica. Non solo l’etica di allora, ma l’etica di oggi, posto che la stessa logica, le cui radici affondano nello schiavismo statunitense, non è applicata alle genti importate come merci dall’Africa ed ancora oggi definite “afroamericani”. Oggi non ieri!

Quando scavi nelle parole, nei termini, scopri anche la verità del passato.

E nella verità del passato sta Tatanka Yotanka (la cui traduzione storpiata in Sitting Bull e poi Toro Seduto, non corrisponde in alcun modo alla definizione, così spesso poetica, del linguaggio nativo), combattente per la libertà, assieme al dimenticato Lumumba, assassinato dai colonialisti belgi proprio sessanta anni fa, ed assieme ai milioni di caduti nella lotta contro i colonialismi e gli imperialismi. Di ieri, di oggi e di domani.

Giorgio Stern

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