Julian Assange…? Per il sistema ed il main stream merita il carcere…
In una società mortificata nella sua dignità, privata dei suoi diritti umani e civili, annichilita nella sua libertà e salute, passivizzata dalla paura indotta, emerge come un fiore nel deserto, o un faro nel buio sul mare, la battaglia che conducono gli “Italiani per Assange”.
Per l’ennesima volta, a dispetto dei numeri scarsi dovuti a una condizione sociopolitica e psicofisica come quella descritta sopra, il gruppo ha diffuso un bagliore di resistenza che, partendo dall’eroismo e dal martirio del giornalista di Wikileaks, vuole essere l’innesco della consapevolezza perduta che senza verità muore la libertà.
Il luogo, Piazza Montecitorio, davanti alla Camera dei deputati, l’8 settembre 2021, indicava l’obiettivo specifico con cui l’Italia potrebbe contribuire alla salvezza di Assange: la concessione della cittadinanza, negatagli dal suo paese d’origine, l’Australia, e richiesta, con Pino Cabras, dal gruppo parlamentare “L’Alternativa c’è”.
Da Julian Assange il mondo non ipnotizzato dalla narrazione mediatica e istituzionale, ha ottenuto l’arma della demistificazione, dei fatti che polverizzano la propaganda del potere. Abbiamo appreso del gigantesco inganno della “guerra al terrore”, venendo a sapere del terrorismo praticato contro popoli innocenti da coloro che pretendevano difendersi dai terroristi. Abbiamo capito, dalle email segrete e illegittime al regime saudita della segretaria di Stato di Obama, Hillary Clinton, che rivelavano i piani per la crezione dello Stato Islamico, da usare al tempo stesso come mercenariato e come pretesto per le guerra infinita e la repressione interna.
Quanto bisogno avremmo oggi, nel mondo del perpetuo e globale inganno, di Wikileaks, Julian Assange, Edward Snowden, Chelsea Manning, perchè ci aiutino a sciogliere i legami con cui mostruose divinità autoproclamate hanno incatenato alla roccia il Prometeo della verità/libertà.
Hanno fatto morire Slobodan Milosevic, difensore di una Jugoslavia, indipendente unita e soilidale, in un carcere costruito mattone per mattone, magistrato per magistrato, dollaro per dollaro, dai killer vincitori USA-Nato. Una Norimberga più abietta, con innocenti sul banco degli imputati. Non sono riusciti a dichiararlo colpevole, così gli hanno negato le cure per la condizione cardiaca. E’ un metodo dell’Impero oggi applicato a Julian Assange, posto davanti all’alternativa tra essere torturato a morte nel carcere di Londra, o di essere estradato negli USA per una condanna a 175 anni, di carcere senza vita. E’ il trattamento riservato oggi alla verità.
L’Ordine dei Giornalisti? La Federazione Nazionale della Stampa? I media di destra? I media di sinistra? Reporters Sans Frontieres? NON C’ERANO.
Fulvio Grimaldi – https://fulviogrimaldi.blogspot.com/
Video collegato: https://www.byoblu.com/2021/09/08/tg-flash-byoblu24-8-settembre-21-ore-13-30/