Lettera al Giornaletto di Saul su obbligatorietà vaccinale e green pass
“Io sono doppiamente vaccinata già da diversi mesi, ogni tanto faccio un tampone di controllo. Per me sono abbastanza tranquilla, ma sono contraria al green pass e all’obbligo vaccinale. Di questi vaccini si sa ancora poco e i dati vengono dati all’opinione pubblica col contagocce: le migliaia di nuovi casi, sono sintomatici o no? Tanto per fare un esempio. I nuovi positivi sono vaccinati o no? in che percentuale? Che i vaccinati possano risultare positivi (e quindi diffondono) mi sembra assodato, e quindi, in vista delle famigerate varianti, quanto i vaccinati saranno protetti? I giovani, adolescenti sani, che non hanno quasi mai forme conclamate, non sarebbe meglio lasciarli stare e, se si infettano naturalmente, tracciandoli, lasciarli superare la loro infezione che così svilupperebbero un’immunità naturale molto più efficace di quella indotta dal vaccino, contribuendo così alla tanto agognata immunità di gregge? Considerando anche che i giovani sono quelli più a rischio di sviluppare problemi come miocarditi e pericarditi (dati AIFA). Insomma, secondo me si dovrebbero vaccinare le persone di una certa età o con altre patologie, o che temono per questa infezione. I numeri dei ricoveri e dei ricoverati nelle Terapie Intensive sembrerebbero in calo.
Per un approfondimento segnalo un interessante articolo – https://www.avvenire.it/mondo/pagine/covid19-il-gregge-non-ci-salver-con-la-delta-contagi-fra-i-vaccinati, certo Avvenire per alcuni è poco “affidabile”, essendo un organo vicino al Vaticano e non proprio allineato al mainstream…. (battuta ironica)…”
(Lettrice anonima del Giornaletto di Saul)