Pandemie guerre e censure
La censura su quanto ha detto il prof. Lamendola (a 39’ ca di questo intervento https://www.youtube.com/watch?v=tiFkIyIssN8) ovvero che sono sempre gli stessi poteri finanziari a decretare le guerre, tutte, compresa l’attuale che si riveste di beneficenza, non stupisce come non stupisce la censura riguardo alle affermazioni di coloro che hanno un’altra visione del ruolo dei microbi in natura. Ad alcuni che scrivono che ciò che affermano i vari dr. Bechamp, Hamer, Lanka, Scoglio, Martini, Renati ecc. non è condiviso da almeno il 99% degli scienziati mondiali , perché li ritengono argomenti non scientifici, ho risposto che ciò non stupisce perché la stessa percentuale e non solo degli scienziati ma di tutta l’umanità continua a credere che a causare l’influenza spagnola, la madre di tutte le pandemie, sia stata la volontà divina o il virus H1N1 degli uccelli che avrebbe fatto il salto di specie alla fine della prima guerra mondiale. Quel 99% non si chiede nemmeno perché militari e civili ebbero i sintomi dell’influenza negli anni 1919-1920 dopo la fine della guerra.
Nella copertina del libro “Grazie dr. Hamer Edizione aggiornata pandemia compresa” di Claudio Trupiano, è scritto “I germi non sono niente, il terreno è tutto”. Pasteur, Bernard, Béchamp, Baker, Hamer: il filo conduttore nella connessione mente-corpo in medicina. …. Non ancora per tutti!”
Dalla pag. 360 dello stesso libro: “…nel 2008 i ricercatori del National Institute of Allergy and Infesctious Diseases (NIAID) coadiuvati (udite…udite) da Anthony Fauci, confermarono che i decessi della pandemia Spagnola non furono causati dal virus, ma dai batteri (Pneumonia)…..
… Qualcuno potrebbe alzare la mano e dire che non cambia molto se si sposta l’attenzione da un virus a un batterio: è sempre un germe che causa il decesso. Forse è il caso di ribadire che, se comprendiamo che i batteri e funghi trovati nei tessuti corrispondono alla paura del conflitto di panico di morire e se il paziente continua a non risolvere, recidivando sempre di più questo stato conflittuale, si arriva al decesso. In sostanza due situazioni conflittuali simili, ma diverse, come diversi sono i tessuti coinvolti: ectoderma per i bronchi ed endoderma per gli alveoli polmonari. La causa vera quindi è da imputare alla situazione più pesante del conflitto di panico di morire: perfetta analogia con la Covid. Non escluderei tra l’altro che molti decessi della Spagnola potrebbero essere stati causati, come è avvenuto per la Covid, dalla Coagulazione Intravascolare Disseminata, quale situazione estrema di superamento conflittuale. La prova indiretta è che dopo la scoperta degli antibiotici, le altre pandemie influenzali del 1957 e del 1968 sono state gestite meglio, perché l’azione contenitrice della fase vagotonica è stata mitigata dai farmaci. Manteniamo quindi certamente l’azione terapeutica dei nuovi farmaci, ma cosa ne dite di porci la domanda fondamentale: “ Non sarebbe meglio evitare la causa vera di tutto questo: lo scatenamento del terrore e del panico della morte?”
Che sia dovuta a una guerra mondiale o a un programma mediatico, che sia dovuta a una sala di rianimazione o a tutte le altre cause che attivano in un individuo lo shock del panico della morte, ora sappiamo che il processo è sempre lo stesso: in caso di paure non pregiudizievoli della vita si hanno in vagotonia semplici sintomi, cosiddetti influenzali, per gli organi dell’ectoderma, con la presenza dei virus (non intelligenti, scaltri e diabolici, ma semplici fattori enzimatici per la rigenerazione cellulare); mentre si avrà il coinvolgimento degli alveoli polmonari, con l’attivazione di funghi e micobatteri, in caso dell’insorgenza del panico della morte.”
Sul contagio l’intervento del dr. Paolo Renati: “Fuori dal virus – la formula del contagio” www.youtube.com/watch?v=8tGOHjt4BQY&t=1628s a 25’ ca alla domanda:” potremmo dire che il contagio deriva dalla risonanza?” Renati risponde: “Smetterei di usare la parola contagio. C’è una dinamica che avviene in soggetti quanti più sono quelli che attivano un certo tipo di percezione. Questo è quello che è successo in tutte le epidemie della storia: la peste del seicento, l’influenza spagnola ecc.; ma quando sono arrivate? La peste è arrivata in conseguenza di vissuti collettivi terribili, di assedio, di carestia, quindi conflitti biologici. Percepiti di panico della morte, insudiciamento, mancanza di cibo. La spagnola l’hanno avuta anche i giovani militari a seguito della paura della morte. Era la fase vagotonica, percepito sui polmoni, a seguito della paura della morte”
Come scritto prima ciò riguarda i virus in natura. Altro sono i veleni o armi biologiche che vengono impropriamente definiti virus, anch’essi però non contagiosi.
Paola Botta Beltramo