I vincitori del concorso “G. Torre” edizione 2020
In data 1° marzo 2021 si è riunita per via telefonica la giuria dell’edizione 2020 del premio “Giuseppe Torre” per saggi di analisi critica del Tribunale penale internazionale sull’ex Jugoslavia.
I tre membri della giuria, Jeannie Toschi Marazzani Visconti, Ugo Villani e Ugo Giannangeli, dopo attenta disamina dei sei saggi pervenuti e un approfondito confronto di opinioni, sono giunti a una conclusione unanime. I saggi sono stati ritenuti generalmente di ottimo livello, ma tre su cinque sono stati giudicati più conformi ai criteri di valutazione indicati nel bando.
La giuria ha pertanto deciso di conferire il primo premio al saggio di George Szamuely “Securing Desired Outcomes: The Political Mission of the ICTY” e il secondo premio, ex aequo, ai saggi di George Andrew Wilcoxson “A Critical Look at the ICTY – The Tribunal’s Origin and Behaviour” e di Jonathan Rooper, in rappresentanza del collettivo BCRT (The Balkan Conflicts Research Team), “Truth and Justice – the American Way. How the ICTY distorted History and Perverted Justice”.
Il saggio di Szamuely è quello che più ha approfondito le distorsioni giuridiche, sino a vere e proprie aberrazioni, nell’operato del Tribunale. Solo a titolo esemplificativo: la protezione di testi palesemente mendaci, l’uso di testimonianze anonime o “de relato”, l’estrema dilatazione del concorso nel reato, la sostanziale inversione dell’onere della prova, il cambio delle norme in corso d’opera, l’azzeramento del diritto di difesa.
Netta e ben motivata la critica anche nei confronti dell’origine del Tribunale e della sua funzione politica e non giuridica: nasce su iniziativa, peraltro priva di basi giuridiche adeguate, del Consiglio di Sicurezza dell’Onu ma da subito si rivela strumento della Nato, degli USA e degli interessi occidentali nell’area.
Il saggio di Rooper è analitico e ben documentato, con una corretta disamina, anche se meno approfondita rispetto a Szamuely, degli aspetti giuridici fondamentali. Lo stile è asciutto e concreto, il linguaggio è idoneo alla diffusione anche tra i non esperti di diritto. Analoga valutazione per il saggio di Wilcoxson che rispetta, come gli altri due, sia pure in modo sintetico, i parametri indicati nel bando: analisi critica dell’operato del Tribunale, sua legittimità (negata ab origine), sua imparzialità (negata in toto), tutela dei diritti degli imputati (inesistente).
Tutti e tre i saggi evidenziano come sia stato nullo il contributo del Tribunale alla riconciliazione, scopo principale dichiarato; anzi, la palese faziosità antiserba ha contribuito al permanere, se non addirittura all’inasprirsi, dell’ostilità interetnica.
Se la giuria ha ritenuto di conferire i premi a questi tre saggi, è pur vero che anche i saggi di Alexandar Djenić e Jovan Miloyevichmeritano attenzione e diffusione; se ne raccomanda, quindi, la pubblicazione.
Jeannie Toschi Marazzani Visconti
Ugo Villani
Ugo Giannangeli
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Nota:
Il Direttivo della associazione Jugocoord, preso atto con soddisfazione degli esiti del Concorso “Torre”, edizione 2020-2021, e sulla scorta delle decisioni della Assemblea dei Soci del 10/4/2021:
– delibera uno stanziamento aggiuntivo al monte-premi del Concorso, in modo che a ciascuno dei due vincitori ex-aequo del secondo premio siano assegnati euro 2000 netti;
– propone agli Autori dei testi vincitori e di tutti gli altri testi pervenuti in lingua inglese, in quanto ricchi di informazioni e meritevoli di essere conosciuti dal pubblico, la pubblicazione dei loro lavori in un libro che possa avere circolazione a livello internazionale, nell’ambito della collana “orientaMenti” di Jugocoord;
– l’organizzazione di una iniziativa pubblica online con i vincitori di questa edizione, i membri della Giuria ed altri esperti dei temi trattati nel Concorso, nella quale possibilmente presentare la pubblicazione di cui sopra. Tempi e modalità di tale iniziativa saranno definiti con i diretti interessati. 10 aprile 2021″