Fukushima. Il Giappone decide di sversare 1,3 milioni di tonnellate di acqua radioattiva nell’oceano

Il Giappone ha approvato il piano per il rilascio di un milione di tonnellate di acqua contaminata dal reattore nucleare di Fukushima nell’oceano.

Il progetto di rilascio delle acque utilizzate per raffreddare il combustibile nucleare inizierà tra due anni. Il piano d’azione è stato approvato dopo molti anni di dibattiti, e si prevede che impiegherà almeno un decennio per essere completato.

Al momento, l’acqua radioattiva viene trattata con un complesso processo di filtrazione che rimuove la maggior parte degli elementi radioattivi più dannosi, ma alcune tracce rimangono, incluso il trizio, un isotopo radioattivo dell’idrogeno.

Le acque di scoria vengono quindi tenute in enormi serbatoi, ma l’operatore dell’impianto Tokyo Electric Power Co (TepCo) sta esaurendo lo spazio disponibile, con i serbatoi che dovrebbero riempirsi entro il 2022.

Circa 1,3 milioni di tonnellate di acqua radioattiva – abbastanza per riempire circa 500 piscine olimpioniche – sono attualmente immagazzinate in questi serbatoi, secondo un rapporto di Reuters.

Forti le proteste di Cina, Corea del Sud e soprattutto dei pescatori giapponesi, che temono ripercussioni sulla fauna ittica. Anche organizzazioni ambientaliste come Greenpeace hanno da tempo espresso la propria contrarietà al progetto del Giappone.

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