Turchia. Il 6 aprile von der Leyen da Erdogan per nuovi accordi…
“Martedì 6 aprile 2021, il presidente del Consiglio europeo Charles Michel e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen si recheranno in Turchia per un incontro con il presidente Erdogan”. Lo annuncia su Twitter il portavoce di Michel.
La delegazione va da Erdogan per definire nuovi accordi, il governo turco ha espresso soddisfazione per la posizione del Consiglio UE del 25 marzo scorso.
I tre paragrafi che seguono indicano quali saranno i temi in discussione, di seguito tutti i punti relativi alla Turchia del comunicato finale del Consiglio Europeo del 25 marzo.
a) per quanto riguarda la cooperazione economica, invitiamo la Commissione a intensificare i colloqui con la Turchia per affrontare le difficoltà attualmente incontrate nell’attuazione dell’unione doganale, garantendone l’effettiva applicazione a tutti gli Stati membri, e invitiamo parallelamente il Consiglio a lavorare su un mandato per la modernizzazione dell’unione doganale. Tale mandato può essere adottato dal Consiglio, fatti salvi ulteriori orientamenti del Consiglio europeo;
b) siamo pronti ad avviare dialoghi ad alto livello con la Turchia su questioni di interesse reciproco, quali la salute pubblica, il clima e la lotta al terrorismo, nonché su questioni regionali;
c) invitiamo la Commissione a esaminare modi per rafforzare la cooperazione con la Turchia in materia di contatti interpersonali e mobilità.
Di seguito il testo integrale degli 11 punti del comunicato del Consiglio Europeo del 25 marzo 2021 relativi ai rapporti con la Turchia
MEDITERRANEO ORIENTALE
9. Abbiamo tenuto una discussione sulla situazione nel Mediterraneo orientale e sulle relazioni dell’Unione europea con la Turchia e accogliamo con favore la comunicazione congiunta “Stato delle relazioni politiche, economiche e commerciali tra l’UE e la Turchia”, elaborata dall’alto rappresentante e dalla Commissione su richiesta del Consiglio europeo del dicembre 2020.
10. Ricordiamo l’interesse strategico dell’Unione europea ad avere un contesto stabile e sicuro nel Mediterraneo orientale e sviluppare relazioni di cooperazione reciprocamente vantaggiose con la Turchia. Accogliamo con favore il recente allentamento delle tensioni nel Mediterraneo orientale grazie all’interruzione delle attività illegali di trivellazione, alla ripresa dei colloqui bilaterali tra Grecia e Turchia e ai prossimi colloqui sulla questione cipriota sotto l’egida delle Nazioni Unite.
11. A condizione che prosegua l’attuale allentamento delle tensioni e che la Turchia dialoghi in modo costruttivo, e ferme restando le condizionalità stabilite in precedenti conclusioni del Consiglio europeo, al fine di rafforzare ulteriormente la dinamica più positiva registrata di recente l’Unione europea è pronta a dialogare con la Turchia in modo graduale, proporzionato e reversibile per intensificare la cooperazione in una serie di settori di interesse comune e adottare ulteriori decisioni nella riunione del Consiglio europeo di giugno:
a) per quanto riguarda la cooperazione economica, invitiamo la Commissione a intensificare i colloqui con la Turchia per affrontare le difficoltà attualmente incontrate nell’attuazione dell’unione doganale, garantendone l’effettiva applicazione a tutti gli Stati membri, e invitiamo parallelamente il Consiglio a lavorare su un mandato per la modernizzazione dell’unione doganale. Tale mandato può essere adottato dal Consiglio, fatti salvi ulteriori orientamenti del Consiglio europeo;
b) siamo pronti ad avviare dialoghi ad alto livello con la Turchia su questioni di interesse reciproco, quali la salute pubblica, il clima e la lotta al terrorismo, nonché su questioni regionali;
c) invitiamo la Commissione a esaminare modi per rafforzare la cooperazione con la Turchia in materia di contatti interpersonali e mobilità.
12. Invitiamo la Turchia ad astenersi da nuove provocazioni o azioni unilaterali in violazione del diritto internazionale. Tenendo conto della comunicazione congiunta, ribadiamo la determinazione dell’Unione europea, in caso ciò avvenga, a utilizzare gli strumenti e le opzioni a sua disposizione per difendere gli interessi suoi e dei suoi Stati membri e sostenere la stabilità regionale.
13. Apprezziamo il fatto che la Turchia accolga circa quattro milioni di rifugiati siriani e concordiamo di portare avanti l’assistenza dell’Unione europea ai rifugiati e alle comunità di accoglienza. Invitiamo la Commissione a presentare al Consiglio una proposta per il proseguimento dei finanziamenti a favore dei rifugiati siriani in Turchia, Giordania, Libano e in altre parti della regione.
14. Per quanto riguarda la gestione della migrazione, nel quadro della più ampia strategia dell’UE che comprende tutte le rotte migratorie, dovrebbe essere rafforzata la cooperazione con la Turchia in particolare in settori quali la protezione delle frontiere, la lotta contro la migrazione illegale e il ritorno in Turchia dei migranti irregolari e dei richiedenti asilo respinti, conformemente alla dichiarazione UE-Turchia, applicata in modo non discriminatorio.
15. Ricordiamo le precedenti conclusioni del Consiglio europeo e manteniamo il nostro pieno impegno a favore di una soluzione globale della questione cipriota, conformemente alle pertinenti risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite (in particolare le risoluzioni 550, 789 e 1251). Attendiamo con interesse la ripresa dei negoziati sotto l’egida delle Nazioni Unite, ai quali l’Unione europea parteciperà in qualità di osservatore e nei quali svolgerà un ruolo attivo di sostegno ai negoziati, anche nominando un rappresentante presso la missione di buoni uffici delle Nazioni Unite.
16. Lo Stato di diritto e i diritti fondamentali rimangono una preoccupazione fondamentale. Gli attacchi ai partiti politici e ai media e altre recenti decisioni rappresentano significative battute d’arresto per i diritti umani e sono in contrasto con gli obblighi della Turchia di rispettare la democrazia, lo Stato di diritto e i diritti delle donne. Il dialogo su tali questioni rimane parte integrante della relazione tra l’UE e la Turchia.
17. In linea con l’interesse comune dell’UE e della Turchia alla pace e alla stabilità nel loro contesto, ci attendiamo che la Turchia e tutti gli attori diano un contributo positivo alla soluzione di crisi regionali come quelle in Libia, Siria e nel Caucaso meridionale… (Continua)
(Notizie a cura di Marco Palombo)