Biden o Putin, chi è il vero assassino… ? Intanto dagli USA arrivano le truppe per il “Defender Europe”, 28.000 uomini pronti a combattere!
“Joe Biden definisce Putin un “assassino” tornando ad alimentare in tutto l’occidente un clima pesantemente antirusso. Così il mondo rischia di scivolare dentro un clima di perenne tensione dai risvolti potenzialmente imprevedibili. Ne parliamo a “Dietro il Sipario” in compagnia di Manlio Dinucci, Fabio Dragoni, Igor Pellicciari e Giorgio Bianchi…”
https://www.youtube.com/watch?v=_SVEWL61WIU
Commento di J.E.: “La Russia richiama l’ambasciatore dagli USA. Siamo a un millimetro da una guerra atomica. L’ultima. Cara pseudosinistra, contenti ora?…”
Nel frattempo a marzo le truppe inizieranno ad arrivare dagli Usa e da altri 26 Paesi. Prende il via Defender Europe 2021, la più importante esercitazione Nato in Europa, che terrà impegnati 28.000 uomini provenienti da 27 paesi da marzo sino a giugno. L’operazione è condotta dall’esercito Usa. Lo ha reso noto il comando Europa–Africa dell’Alleanza Atlantica con un comunicato ufficiale pubblicato nei giorni scorsi.
Notizie di cronaca collegate:
Si impenna la tensione tra Usa e Russia dopo un’intervista di Joe Biden all’Abc americana in cui il presidente americano, sollecitato dal giornalista, definisce Vladimir Putin un assassino. L’intervista – che ha fatto il giro del mondo in pochi minuti – arriva all’indomani della diffusione di un rapporto dell’intelligence americana secondo il quale il presidente russo avrebbe autorizzato operazioni volte a condizionare le elezioni americane di novembre e a favorire una rielezione di Donald Trump e minando per lungo tempo la fiducia nel processo elettorale esacerbando le divisioni socio-politiche degli Stati Uniti. “Lei conosce Vladimir Putin. Pensa che sia un killer?”, gli ha chiesto George Stephanopoulos di Abc. “Mmm..I do” ovvero “lo penso”, ha risposto il presidente americano annuendo con la testa, promettendo che il leader del Cremlino “pagherà un prezzo” per aver tentato di influenzare le elezioni presidenziali del 2020.
Dura replica del Cremlino La risposta del Cremlino non tarda ad arrivare: “Prendiamo le distanze dalle conclusioni del rapporto sul nostro Paese. La Russia non ha interferito con le precedenti elezioni e neppure con quelle del 2020 citate nel report. Non ha nulla a che fare con le campagne contro qualsiasi candidato”, si tratta di accuse “infondate”, ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, respingendo il rapporto dell’intelligence statunitense sulla presunta interferenza di Mosca nelle elezioni presidenziali. Peskov ha espresso anche dispiacere che “questi materiali, ben lontani dall’essere di alta qualità”, possano essere usati come pretesto per sanzioni contro la Russia. Anche il presidente del Parlamento russo lancia una dura dichiarazione: “Biden ha insultato i cittadini del nostro Paese con la sua dichiarazione”, ha scritto Vyacheslav Volodin sul suo canale Telegram. “Putin è il nostro presidente e gli attacchi contro di lui sono attacchi contro il nostro Paese”. E aggiunge: le parole di Biden sono frutto di “isteria provocata dalla debolezza”. –