Pseudo libertà alimentare indotta
Si è liberi di mangiare quello che si vuole, compresa la carne degli animali, perché una legge ingiusta lo consente, come un tempo consentiva di frustare gli schiavi e disporre della loro vita.
Ma io sono libero di dire che essere indifferenti alla sofferenza e alla morte di una creatura innocente, per me questa è la vera vergogna.
Si parla di carne come se si parlasse di patate, mentre è una parte del corpo di una creatura che è stata uccisa per quanti ritengono più importante il piacere che la vita e l’agonia dell’animale.
La mancanza di rispetto della vita questa è la vera vergogna. Giustificare le proprie abitudini e i propri piaceri a danno di esseri innocenti, questa è la vera vergogna.
Accettare e giustificare la prigionia fin dalla nascita e la morte violenta di un animale per deliziare il proprio palato questa è la vera vergogna.
La mancanza di sensibilità, l’incapacità di condividere la sofferenza degli altri è il vero cancro del genere umano, ciò che inclina l’uomo ad ogni insensibilità e ad ogni delitto anche tra gli umani.
Approvare e sostenere, che un agnellino, un vitello, un maialino, un coniglio venga fatto a pezzi per i piaceri gastronomici, questa è la vera vergogna, non degna di una società civile.
Difendere l’alimentazione carnea significa rifiutare l’evoluzione della specie, restare ancorati all’alimentazione dell’uomo delle caverne, negare il mutare dei tempi, le nuove esigenze dello spirito umano proteso verso il superamento di una cultura di dominio e distruzione.
Chi considera con sufficienza la scelta veg si rifiuta di vedere gli effetti devastanti che produce sulla salute umana, sull’ambiente, sull’economia e soprattutto sulla coscienza umana. (flm)
Post Scriptum – Se sei capace di percepire l’intima essenza delle cose, la bellezza ed il miracolo della vita; se sai dare valore al filo d’erba come alle galassie del cielo; se sai ascoltare la voce del cuore e aprirti alla compassione verso ogni essere vivente, allora sei parte della nuova progenie umana.