Miriam Pellegrini Ferri, partigiana, laica e ricercatrice – Ad memoriam…
Miriam Pellegrini Ferri ci ha lasciato pochi giorni fa. Da giovanissima aveva militato come partigiana nelle formazioni di Giustizia e Liberta’ insieme al marito, il compianto Spartaco Ferri, di provata fede comunista. Aveva poi fondato, insieme a Spartaco, l’associazione G.A.MA.DI. (Gruppo Atei Materialisti Dialettici) che intendeva diffondere un pensiero laico ed una visione razionale e scientifica del mondo, nella giusta convinzione che ogni attività tesa a cambiare il mondo nel senso della giustizia e dell’eguaglianza ha bisogno di una robusta base scientifica. Questo vale soprattutto nel momento attuale in cui la politica si riduce a squallidi giochetti e si diffondono assurde teorie irrazionaliste.
Nell’ambito dell’associazione era stato creato da Miriam anche un Comitato Scientifico di cui hanno fatto parte il noto biologo evoluzionista Mauro Cristaldi, professore ordinario di Anatomia Comparata all’Università La Sapienza, il matematico Francesco De Blasi, ordinario all’Università di Tor Vergata, l’architetto Bruno De Vita, direttore della TV democratica Teleambiente, putroppo tutti oggi scomparsi; ed inoltre l’astrofisico Andrea Martocchia, l’igegnere Domenico Anastasia, e Silvano Tagliagambe, ordinario di filosofia in varie università, e già stretto collaboratore del grande Ludovico Geymonat nella stesura della monumentale opera “Storia del pensiero filosofico e scientifico” edito da Garzanti.
Questo coinvolgimento di tante teste pensanti non sarebbe stato possibile senza l’incredibile energia e lo spirito di iniziativa di Miriam che non si è attenuato, nonostante l’età, fino a pochi giorni prima della sua scomparsa a 96 anni. Miriam aveva fondato insieme a Spartaco la rivista mensile “La Voce”, ora diretta dall’amico Roberto Gessi, che diffonde un pensiero anticapitalista, antimperialista e laico. Teneva delle conferenze alla TV Teleambiente, cui ha trascinato talvolta anche me costringendomi a studiare gli argomenti da dibattere ed abbandonare ogni mia remora di riservatezza. Gestiva inoltre un suo blog molto seguito sui social. Aveva istituito un canale di conoscenza reciproca con uno dei paesi più denigrati del mondo, la Repubblica Democratica e Popolare di Corea, dove era nota e stimata. Analoga apertura era stata fatto con l’associazione Jugocoord che coordina le attività relative alla ex-Jugoslavia, altro paese denigrato e poi smembrato. Era una sostenitrice di tutti i popoli oppressi, come quello palestinese. Ultimamente aveva promosso un dibattito sulla figura di Gramsci nel centenario della fondazione del Partito Comunista d’Italia.
Ricordo quando mi contattò personalmente quando ero ricercatore nel centro di ricerca scientifica e tecnologica dell’ENEA Casaccia, avendo appreso il mio nome da un manifesto di protesta firmato tra gli altri da me e dalla grande astrofisica Margherita Hack. La protesta si riferiva alla pretesa di erigere una statua della Madonna all’ingresso del centro, in quanto depositaria di una presunta saggezza divina. Con la sua trascinante energia mi convinse a partecipare alle attività di G.A.MA.DI. facendomi partecipare a dibattiti ed iniziative culturali, alla stesura di commenti ed alla riedizione di opere di autori laici e razionalisti come Diderot ed Engels. Mi indusse a pubblicare una serie di articoli di carattere scientifico e filosofico (con riferimento alla filosofia della scienza e della conoscenza) sul mensile “La Voce”.
Tutti questi articoli sono stati raccolti, insieme a commenti e conclusioni finali, in un libro di recentissima pubblicazione, “Conoscenza, scienza e filosofia”, edito con l’aiuto dell’amico Roberto Gessi(1). Lo avevo dedicato agli amici e colleghi del Comitato Scientifico scomparsi, ma la vera ispiratrice è stata Miriam con i suoi incoraggiamenti e sollecitazioni, senza i quali questo scritto, ed anche i precedenti, non avrebbero mai preso la luce. Onore quindi alla compagna Miriam, di cui cercheremo di continuare l’opera con le nostre modeste forze.
Vincenzo Brandi
(1) per ottenere il libro per chi fosse interessato si può mandare una mail direttamente all’autore, brandienzo@libero.it , fornendo il proprio indirizzo oppure rivolgendosi al sito http://www.gamadilavoce.it/libroBrandi.html .