Democrazia in Italia, intelligence e controllo occulto dell’informazione… al tempo del Covid
In Italia si può ancora parlare di Democrazia? Esiste la democrazia in assenza di una informazione indipendente dal potere politico-economico? E in una permanente ed indefinita impossibilità di aggregazione, assemblea, riunione, manifestazione sociale, culturale, politica?
Intelligence sulla crisi di governo Conte:
Dossier dei Servizi segreti sui contagi: Una manina occulta per confermare Conte?
In piena crisi di governo teleguidata dal Colle e sotto sorveglianza europea, con ago del bilancino un maialino dal 2% collegato ai servizi di mezzo mondo da Biden a Saudi Arabia compresa, i Servizi italiani si pregiano di stendere un dossier sulla questione epidemica e di buttarlo “a sorpresa” sul tavolo di Conte.
A sua sorpresa? “Una bomba contro Conte” così come ci raccontano i media più venduti?
Eppure, è proprio Conte ad essere a capo sei Servizi:
“Al Presidente del Consiglio è affidata l’alta direzione e la responsabilità generale della politica dell’informazione per la sicurezza, nell’interesse e per la difesa della Repubblica e delle sue istituzioni democratiche”, recita la Legge del 3 agosto 2007, n. 124 (Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica e nuova disciplina del segreto).
QUINDI?
E poi: da quando gli 007 hanno assunto il ruolo di epidemiologi sostituendo il lavoro del Comitato tecnico scientifico?
Inoltre, scendendo all’analisi dei dati riportati nel “rapporto segreto” (ma sbattuto sui media…) essi vengono svenduti come ulteriore allarme epidemico, cioè si vuol far intendere e sostenere che la mancata rilevazione di un’alta percentuale di positivi imponga una ulteriore stretta securitaria, mentre anche ad un bambino è evidente che di fronte ad una sottostima di tale numero il rapporto tra positivi e ospedalizzati ovviamente scende, e quindi scende il conseguente livello d’emergenza sanitaria.
Che sta succedendo? Solo teatrino?
A che gioco stanno giocando Governo, Servizi e Media?
“Leggi emergenziali, limitazioni delle libertà costituzionali e militarizzazione delle strade e perfino delle corsie degli ospedali consentono un colpo d’acceleratore del processo di militarizzazione e “messa in sicurezza” della società e dell’economia come non sarebbe mai stato possibile in tempi di “normalità”… In occasione di un’analisi sull’etica professionale di alcuni giornalisti mainstream, Paolo Borgognone * allarga il ragionamento sul ruolo assunto dall’informazione e in modo più ampio dall’intenzionale degenerazione dell’offerta culturale nell’Italia recente ed attuale, e nel mondo.” – Continua: https://paolodarpini.blogspot.com/2021/02/linfluenza-influenzata-e-lemergenza.html
Un esempio cinematografico di controllo dell’informazione:
« Ortodossia vuol dire non pensare, non aver bisogno di pensare. Ortodossia e inconsapevolezza son la stessa cosa. »
1984 – Il Grande Fratello – George Orwell – Film in italiano – 1h25′ – 544MB, visibile e scaricabile qui: https://au.ytprivate.com/watch?v=sykvUmjdJcw
“Il film prende spunto dal romanzo 1984 – Il grande fratello, anche se l’autore George Orwell avrebbe voluto chiamarlo “L’ultimo Uomo in Europa”. Un governo totalitario gestisce le vite dei cittadini nella correzione della storia, attraverso il Grande Fratello, l’occhio che tutto vede, controlla le menti ed elimina i potenziali rivoltosi e rivoluzionari. Si ha una realtà troppo inquietante perché identifica ed estremizza alcuni aspetti del potere che possono essere ritrovati nella dittatura, ma anche nella nostra democrazia, come ad esempio la relazione tra potere e strumenti di comunicazione, oppure potere e politica.”
Jure Eler
Sulla condizione dell’informazione in Italia:
https://www.youtube.com/watch?v=M7XMmQw0pQo&feature=youtu.be
www.rete-ambientalista.it
http://nsfsy.mailtrack.me/tracking/raWzMz50paMkCGL5ZwZ4BQZ0AmZzMKWjqzA2pzSaqaR9ZGRjZwp0BQZ5Way2LKu2pG0lAmR2ZGx3AQV1A1D
* Paolo Borgognone (Canale (CN), 1981), laureato in Scienze storiche, collabora dal 2012 con il “Centro Iniziative per la Verità e la Giustizia” di Torino, per il cui sito (www.civg.it) ha redatto numerosi articoli e saggi. È inoltre autore dei seguenti volumi: “Il fallimento della sinistra «radicale»” (Zambon, 2013); “La disinformazione e la formazione del consenso attraverso i media” (3 voll., Zambon, 2013); “Capire la Russia. Correnti politiche e dinamiche sociali nella Russia e nell’Ucraina postsovietiche” (Zambon, 2015).