Lazio… che strazio! Proposta di resistenza visto l’obbligo di maschera permanente (anche all’aperto)

Lazio. Quel che è troppo è troppo. Che si debba portare la mascherina all’aperto (anche stando da soli o con congiunti, tranquilli, senza che si tossisca o sputacchi oltretutto) adesso, quando in primavera NON è mai stata obbligatoria, dà l’idea di quanto siano strampalati.

Si continua a confondere l’esistenza di positivi al tampone (che fra l’altro fissa un istante, e non il rima e dopo…) con gli ammalati e i morti.

Navigano a vista. Come ha detto un economista in Senegal mesi fa “gli europei si preoccupano per noi, noi ci preoccupiamo per loro”. Evviva l’Africa, che ha dimostrato anche in questo 2020 resilienza e buon senso senza l’isteria diffusa soprattutto nell’Europa meridionale (Italia inclusissima, ovviamente).

Lasciamo da parte il fatto che anche senza obbligo, da mesi vedo quasi tutti con la mascherina. E’ una riprova dell’isteria di cui sopra.

Siccome la multa di 400 euro sarebbe un regalo a questo governo e ai suoi enti locali (e l’azzeccagarbugli borbonico o conte tacchia di soldi ne ha già presi troppi, andando a piangere con il cappello in mano), meglio trovare un’alternativa. Anche alle maschwerine di stoffa lavabile e colorata, meglio di quelle usa e getta dal punto di vista ambientale diventate quasi una moda.

PROPONGO DI USARE UN FAZZOLETTONE COLORATO MESSO ALLA ZAPATISTA, avete presente vero? Possibilmente con una scritta ma ora non mi viene in mente quale.

SE VI DICONO QUALCOSA (la gente ancor più della polizia, mi sa…) , MOSTRATE QUESTO (vedi allegato), dove si indica che a norma del Dpcm le mascherine di comunità sono autoproducibili, basta che siano multistrato (e un fazzolettone piegato, lo è).

Qualche volta ho provato nei luoghi chiusi, al posto della mascherina autocostruita, e vi dico che mi fa sentire MENO UMILIATA rispetto appunto alla mascherina con i lacci dietro le orecchie.

Marinella Correggia

Integrazione di Fulvio Grimaldi: “ILS SONT TOUS DES ASSASSINS (parafrasando un vecchio film francese). Dici bene, ma intanto, con una qualsiasi copertura del viso, gli concedi la vittoria politica offrendo obbedienza, sebbene mistificata alla zapatista (pessima analogia, se pensiamo a quell’imbroglio marcosiano, casariniano e bertinottiano anti-Obrador). Del resto già accennano all’obbligatorietà di quella chirurgica. E poi, alla questione umiliazione, che citi, si affianca quella, assai più grave, della perniciosità di una mascherina, denunciata da scienziati onesti, che raccoglie batteri e germi della tua espirazione, li riproduce e rafforza nell’ambiente umido e caldo della mascherina e te li fa di nuovo aspirare. Oltre a raccogliere quelli degli altri da fuori e oltre a ridurre la quantità di ossigeno aspirato e aumentando quella di CO2 prodotta e aspirata, mandandoti in ipossia. Con la riduzione dell’ossigeno nel sangue si abbassano le difese immunitarie e aumenta la vulnerabilità alle malattie (vere!).
E’ esattamente quanto vogliono ottenere.
Più infetti falsi da tampone, più paura, più malati e morti veri. Più mascherine, più Amuchina tossica, più vaccini, più soldi.
I carabinieri incominciano a fermare conducenti di auto che guidano senza mascherina, dopo numerosi casi di automobilisti con mascherina andati appunto in ipossia, svenuti e finiti a sbattere. In Germania si parla di tre bambini morti di mascherina in pochi giorni. E’ la denuncia di medici. La risposta non può che essere di massa, come a Berlino.
(Fulvio Grimaldi)

Commento di F.R.: “Una sciarpa di lana, di quelle grosse in voga nelle curve degli stadi, annodata dietro la nuca, è l’indumento migliore quando volano lacrimogeni… tanto è la che andremo a finire di questo passo se si vuol incidere in qualche modo sugli eventi in corso.”

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