Terre demaniali come beni bioregionali inalienabili, referendum: votare no “conviene”, opponiamoci alla dittatura globale, anche il corpo fisico è una espressione del Sé…

Il Giornaletto di saul del 24 agosto 2020 – Terre demaniali come beni bioregionali inalienabili, referendum: votare no “conviene”, opponiamoci alla dittatura globale, anche il corpo fisico è una espressione del Sé…

Care, cari, non è con la vendita ma con una progettazione sana e lungimirante di valorizzazione del patrimonio che si costruisce un’economia sana e si protegge il territorio da devastanti speculazioni. Un paese che vende le terre agricole pubbliche è un paese che rinuncia definitivamente alla propria Sovranità Alimentare, è un paese che mette con prepotenza l’interesse privato al di sopra del bene comune, è un paese che non saprà come raccontare ai propri figli che si è venduto la terra in nome del bilancio finanziario… – Continua: https://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2020/08/terre-demaniali-come-beni-bioregionali.html

La traccia umana – Scrive Maurizio Corrado: “In questi ultimi anni, dominati dall’immaginario dell’Antropocene, noi umani ci interroghiamo sulla nostra permanenza sul pianeta iniziando a vederla come effimera e a prendere in considerazione l’idea della morte della specie come un’ipotesi più che concreta. L’estinzione di massa è entrata stabilmente nel nostro quotidiano e abbiamo iniziato a convivere con l’idea della nostra scomparsa dall’orizzonte della storia del pianeta Terra…”

Mio commentino: “Ma ciò che resterà della civiltà umana, soprattutto dell’ultimo secolo, sarà una scia di fetenzia…”

Referendum del 20 e 21 settembre 2020. Votare No “conviene”… – Scrive Peppe Sini: “…con il delirante narcisismo, tipico dei dittatori, nel corso dell’epidemia il governo centrale ha esautorato il parlamento abusando dello strumento del Decreto del presidente del consiglio dei ministri: in Italia prove tecniche di deriva verso la dittatura. Per questo occorre votare “NO” al referendum del 20-21 settembre 2020…” – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2020/08/23/referendum-del-20-e-21-settembre-2020-votare-no-conviene/

Noi siamo amici dell’orso – Scrive Roberto Tumbarello: “L’orso bruno M49 fuggito dal centro faunistico del Casteller è diretto verso l’Alto Adige, dove lo vogliono abbattere. Ha un nome in codice, come un’arma o un ordigno, come gli F35, in modo che uccidendolo non morirà un essere vivente. I più umani lo chiamano Papillon, l’ergastolano che fuggì dalla Cayenna. Nonostante le disposizioni del ministero dell’ambiente, che protegge la specie, c’è chi vuole eliminarlo perché ha rotto il recinto ed è fuggito in cerca di libertà per ubbidire alla sua natura…”

Opponiamoci alla dittatura globale – Scrive Sonia Savioli: “Credo che ormai sia chiaro a tutti che è in corso un tentativo di dittatura globale. Mi sembra, forse perché sono un’inguaribile ottimista, che il tentativo non stia riuscendo, almeno a livello globale. Però sono meno ottimista per quel che riguarda l’Europa e, in particolare, l’Italia…” – Continua: https://paolodarpini.blogspot.com/2020/08/opponiamoci-al-tentativo-di-dittatura.html

Commento di F.G.: “Occhio ai due appuntamenti romani del 5 e del 12 settembre! Dopo l’1,3 milioni di “eretici” a Berlino, muoviamoci anche noi. Per dieci anni, tra il 1968 e il 1977 eravamo un’avanguardia in Europa. 40 anni dovrebbero bastare per riprendersi…”

Anche il corpo fisico è una espressione del Sé… – Scrisse Osho: “Quando hai una coscienza centrale, una consapevolezza centrale dentro di te, essa inizia a raggiungere ogni poro, ogni angolo e anfratto; penetra in ogni cellula. E hai molte, molte cellule: settanta milioni di cellule nel tuo corpo. Sei una grande città, una grande nazione. Cresci nella coscienza e ogni cellula sarà penetrata. E nel momento in cui la tua coscienza tocca le cellule, è tutto diverso, cambia la qualità…” – Continua:
https://riciclaggiodellamemoria.blogspot.com/2020/08/anche-il-corpo-fisico-e-una-espressione.html

Ciao, Paolo/Saul

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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

“La Verità è una terra priva di sentieri, non può essere portata al nostro livello, piuttosto noi dobbiamo salire al suo; non si può portare la cima della montagna in una valle allo stesso modo non è possibile organizzare un credo, una fede. Sono aspetti intimi, non si possono né si devono organizzare, se lo fate muoiono, si cristallizzano, diventano convinzioni sistematiche, sette o religioni da imporre forzatamente agli altri…” (Jiddu Krishnamurti)

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