Appello per l’annullamento delle ingiuste sanzioni contro la Siria ed altri paesi…

AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
DEI MINISTRI, AL MINISTRO E SOTTOSEGRETARI DEGLI AFFARI ESTERI
AI MEMBRI DELLE COMMISSIONI ESTERI DI CAMERA E SENATO:
ABOLIRE LE SANZIONI CHE UCCIDONO IN SIRIA E IN ALTRI PAESI

Il 25 marzo un gruppo di paesi che rappresentano un terzo dell’umanità (Cina, Russia, Cuba, Siria, Venezuela, Iran, Nicaragua, Repubblica Popolare Democratica di Corea) hanno rivolto al Segretario Generale dell’ONU Guterres un appello per la fine delle sanzioni, inflitte in genere per scopi meramente geo-politici a ben 35 paesi, che impediscono una vita sicura e dignitosa e minacciano la vita stessa delle persone specie dopo lo scatenarsi della pandemia COVID-19.

Il Presidente della Commissione Esteri del Senato Vito Petrocelli, facendo riferimento all’iniziativa all’ONU dei sette paesi citati, ha giustamente invitato con una pubblica dichiarazione l’Unione Europea ad aderire all’iniziativa di annullamento delle sanzioni.

Particolarmente grave appare la situazione in un paese come la Siria, già devastato da 9 anni di una guerra feroce imposta da gruppi terroristi e fondamentalisti foraggiati da potenze straniere, quali Turchia, Arabia Saudita e altre monarchie arabe reazionarie, Stati Uniti ed altri paesi della NATO. Le tragiche conseguenze delle sanzioni, specie dopo che si è scatenata la minaccia della Pandemia, sono illustrate anche in un’intervista al medico di Aleppo Nabil Antaki (https://oraprosiria.blogspot.com/2020/03/in-siria-possiamo-contare-solo-sulla.html) che termina con un APPELLO CONTRO LE SANZIONI che tormentano la popolazione della Siria (e di altri paesi, come Iran, Cuba, Venezuela, Russia, ecc.).

E’ difficile perfino fare donazioni e azioni di beneficenza, per i poveri nei paesi sotto sanzioni.

Proprio nel momento in cui parte questo appello apprendiamo dell’ennesima richiesta da parte dell’UE di inasprire le sanzioni alla Siria anziché favorire il processo di normalizzazione, sostenere il paese nello sforzo sanitario e agevolare la sconfitta definitiva dei terroristi. Cuore di questa nuova, impietosa escalation è il rapporto First Report by The OPCW Investigation and Identification Team realizzato dall’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche che sulla base di argomenti insostenibili (si veda qui: https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-armi_chimiche_e_siria_tutto_quello_che_devi_sapere_sul_nuovo_rapporto_bufala_dellopcw/6119_34162/) accusa il governo di Damasco di avere, nel 2017, utilizzato gas tossici in tre bombardamenti su aree occupate da “ribelli”.

Un gruppo di associazioni e persone riunite nel COMITATO DI SOLIDARIETA’ CON LA SIRIA si associa all’invito del Sen. Petrocelli, del dott. Antaki, e degli otto paesi firmatari della lettera al Segretario dell’ONU, chiedendo l’immediato annullamento delle ingiuste sanzioni che arrecano danni incalcolabili alla popolazione della Siria ed a quelle di molti altri paesi.

(*) A nome del Comitato di Solidarietà con la Siria:
Vincenzo Brandi (brandienzo@libero.it)
Oreste Della Posta (oreste36@gmail.com)
Maria Cristina Lauretti (cicabumrebelde@gmail.com
Paolo D’Arpini (circolovegetariano@gmail.com)

I commenti sono disabilitati.