Estetica e spiritualità laica, contagio e controllo sociale, Marche: il governatore premuroso ed il vescovo pauroso, Bergoglio e Di Maio uniti contro la Siria, c’è Treja e Treia…

Il Giornaletto di Saul del 1 marzo 2020 – Estetica e spiritualità laica, contagio e controllo sociale, Marche: il governatore premuroso ed il vescovo pauroso, Bergoglio e Di Maio uniti contro la Siria, c’è Treja e Treia…

Care, cari, quelli che seguono sono gli “abstract” degli interventi tenuti durante la Tavola Rotonda su “Estetica, ecologia, etica e spiritualità laica”, svoltasi presso l’Abbazia di Farfa (Rieti), li sottopongo al lettore come “assaggio” degli argomenti che sono stati trattati. Il giorno in cui si svolse la riunione, il 21 marzo, è altamente significativo, essendo il momento dell’equinozio primaverile in cui le energie si uniscono e confluiscono nella miracolosa rinascita della vita. Coincide anche con l’anniversario della festa di San Benedetto, fondatore dell’abbazia di Farfa… – Continua: https://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2020/02/estetica-ecologia-etica-e-spiritualita.html

Borraccia alla moda – Scrive M.C.: “Da quando è stata promossa sul mercato green da Greta è diventata un oggetto “cult”. Io da sempre uso la borraccia ma adesso  che è una moda anche di Vip me ne vergogno e la uso… in modo furtivo (in passato la mostravo per sensibilizzare con l’esempio. Ma nessuno notava). In sé è un oggetto normale, ma appunto non mi va di esibire quella che è diventata una moda copiona.”

Contagio e controllo sociale – Scrive Linda Guerra: “…in questi giorni la chiusura è imposta a scuole, teatri, cinema, musei e centri culturali vari, ma non ai centri commerciali e ai supermercati in cui si assembrano anche molte più persone, ma in cui si fa girare l’economia. Chi ha paura è funzionale al sistema, perché per esorcizzarla va in giro a spendere soldi inutilmente. Chi è al potere sa bene che quando le persone vivono nella paura sono più docili e ubbidienti…” – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2020/02/29/contagio-controllo-sociale-e-pazzia-collettiva-corrispondenze/

Commento di Michele Rallo: “….va detto che l’approccio italiano al pericolo del contagio è stato, quanto meno, inadeguato; per certi versi, anzi, addirittura ridicolo. A salvarsi, solamente la buona volontà del ministro della Salute, Roberto Speranza (LEU), che ha cercato di districarsi come meglio ha potuto. Per il resto, solamente provvedimenti da baraccone…”

Commento di NPCI: “Stando alle autorità e al sistema di intossicazione dell’opinione pubblica, l’emergenza della popolazione italiana sarebbe il Coronavirus, un’epidemia poco più grave (diciamo dello stesso ordine di gravità) di una ricorrente influenza invernale quanto agli effetti sanitari sugli esseri umani, con la sola aggravante che i laboratori e l’industria farmaceutica non hanno ancora messo a punto né un vaccino per prevenirne radicalmente i sintomi né messo universalmente a disposizione della popolazione un sistema di prevenzione di qualche efficacia…”

Regione Marche. Il governatore premuroso ed il vescovo pauroso – Scrive Sara Di Giuseppe: “Il comico sono i bus che imbarcano fedeli per inseguir messe nelle chiese aperte del limitrofo Abruzzo, dove la Conferenza Episcopale non ha avuto ordinanze regionali cui scapicollarsi ad obbedire, come nelle Marche. Allo stesso modo, come nei disaster movies, il nostrano presidente regionale Ceriscioli sforna ordinanze al ritmo di brioches della panetteria sotto casa. A lui si ascriverebbe di diritto l’oscar del comico/grottesco, se non fosse per le motivazioni e le ricadute delle ordinanze da lui emanate…” – Continua: https://treiacomunitaideale.blogspot.com/2020/02/regione-marche-il-governatore-premuroso.html

Roma. Libraria – Scrive Italia Laica: “Roma, 25 marzo 2020, ore 17.00 presso Casa delle Donne, Via della Lungara 19.  Presentazione del libro “IO, TU, NOI. VIVERE CON SE STESSI, L’ALTRO, GLI ALTRI”. Un cammino alla scoperta dell’arte della convivenza. Con gli altri, ma soprattutto con se stessi. – Info: info@italialaica.it”

Bergoglio e Di Maio. Uniti contro la Siria – Scrive Fulvio Grimaldi: “Un grottesco concentrato d’odio per la Siria, in procinto di ricuperare, a costo di oceani di sangue versato dai suoi eroici figli e dalle sue figlie in armi, o sotto le bombe, una parte della sua terra amputata dalle più orrende orde di subumani che impero abbia mai saputo mettere in campo. Gli sguatteri dei padroni e i pifferai della menzogna si sono precipitati ai ripari di quella che prometteva di essere la liberazione di uno degli ultimi pezzi di terra strappato alla Siria dalla cospirazione militare e terroristica Usa-Nato-Turchia-Golfo, la vera Coalizione del Male che imperversa oggi sul Globo…” – Continua: https://paolodarpini.blogspot.com/2020/02/siria-bergoglio-e-di-maio-da-bravi.html

Montesilvano. Cultura – Scrive Michele Meomartino: “1 Marzo 2020, alle ore 18.00, presso Olis: Via Toscanini, 14 – Montesilvano (PE). Inaugurazione della Mostra personale di Pittura di Antonietta Ponte e presentazione del libro “Contemplazione” di Andrea Pietrangeli. Aperitivo finale. Ingresso gratuito – Info: 393.2362091″

C’è Treja e Treia. Miti e toponomastica – Appresi notizie certe sulla civiltà di Fescennium, nella valle del Treja, attraverso Gilda Bocconi, una archeologa che operò nei siti predetti. Pertanto verso l’inizio di questo millennio rimasi meravigliato nello scoprire che esisteva, anche nelle Marche, un altro toponimo dedicato alla Dea Trea, un borgo medioevale che porta il suo nome, Treia appunto, per primo me ne parlò un suo cittadino, trasferitosi a Calcata, il prof. Giancarlo Croce. Una decina d’anni dopo conobbi un’altra persona originaria di questo borgo, ed è la mia attuale compagna Caterina Regazzi, la quale nel 2010 dalla valle del Treja mi condusse a Treia, per dimostrami la sua esistenza ed io qui rimasi, affascinato dal luogo…” – Continua: https://riciclaggiodellamemoria.blogspot.com/2020/02/ce-treja-e-treia-miti-sullorigine-del.html

Ciao, Paolo/Saul

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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

“Un samurai tenta di fare della propria esistenza un’opera d’arte. Ecco perché l’inizio e la fine sono momenti cruciali, come in un racconto” (Yamamoto Tsunetomo)

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