Israele e la realizzazione dell’assedio della Palestina
Please read the selected article by Richard Falk (*) and think to the parallels of the fate provided by the arrangements for WB and the siege of Gaza, in terms of surveillance at the lowest human power cost and highest economic profit for Israeli governments, passing the cost to investments or charity from “other actors” …
It looks like the actualization/reshaping of the “Gaza siege” model into the Palestine as whole (well, the parts left over); Equally this WB by the way will not even have much agricultural space, and will depend for any essential, as water, or any “modern” item, including electricity, wire and telephone communication from the Israeli.
Because in. many ways the siege on Gaza has worked well for Israeli governments. It has put enormous pressure in the attempt to destroy economic and political life for the people, impair institutions as for health care and education and institutionalize charity (which pays, in one form or the other, to Israel governments taxes of passage for any good, when does not have to buy the goods to bring inside in Israel) and managed to create a population of more than 2 millions inmates that they not have to feed or care for.
In addition, the fact that having no more boots on the ground in WB, it can then operate on “the ethnically clean area”from above, whenever they decide so, without risking any causality as those associated with being an occupation on the ground.
And I am sure that this is not the kind of “unification” that any party, faction and the large majority of people look forward to. I am curious to understand better how instead “particular and minute interests” of a small minority in Palestine is fed right now by the Israeli and US governments and their gulf and regional allies.
We also should consider that the rest of the word has broken the rules as much as Israeli governments in not sanctioning this “Gaza model” since 13 years and struggle to make this change.
Nothing will be easy for Palestinians even when free, but people will know what they sacrifice for is to develop a dignified path and possibly have freedoms that long since was denied… like that of deciding for themselves.
https://www.middleeasteye.net/opinion/deal-century-portends-dismal-century-ahead
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Vi prego di leggere l’articolo segnalato di Richard Falk e pensare ai parallelismi del destino fornito dagli accordi del deal e l’assedio di Gaza, in termini di sorveglianza al minor costo di energia umana e al più alto profitto economico per il governo di Israele, passando il costo per investimenti o beneficenza da ” altri attori “…
Sembra la realizzazione / rimodellamento del modello
dell’assedio di Gaza “in Palestina nel suo insieme (beh, le parti rimaste); Allo stesso modo, questo WB non avrà nemmeno molto spazio agricolo e dipenderà da qualsiasi elemento essenziale, come l’acqua o qualsiasi elemento “moderno”, comprese le comunicazioni elettriche, via cavo e telefoniche da parte del governo di Israele.
In molti modi l’assedio di Gaza ha funzionato bene per il governo di Israele. Ha esercitato un’enorme pressione nel tentativo di distruggere la vita economica e politica per le persone, compromettere le istituzioni per quanto riguarda l’assistenza sanitaria e l’istruzione e istituzionalizzare la carità (che paga, in una forma o nell’altra, al governo di
Israele tasse di passaggio per qualsiasi bene, quando non deve acquistare le merci da portare in Israele) e riesce a creare una popolazione di oltre 2 milioni di detenuti che non deve nutrire o di cui non deve prendersi cura.
Inoltre, il fatto di non avere più “scarponi a terra” in WB, puo permettere di operare su “l’area etnicamente pulita” dall’alto, ogni volta che lo decidono, senza rischiare alcuna perdita umana come quelle associate all’essere un’occupazione sul terreno.
Sono sicura che questo non è il tipo di “unificazione” che ogni partito, fazione e la stragrande maggioranza delle persone vedono come neccessaria . Sono curiosa di capire meglio come invece “interessi particolari e minuscoli” di una piccola minoranza in Palestina siano alimentati proprio ora dai governi di Israele e Stati Uniti e dagli alleati regionali.
Dovremmo anche considerare che il resto del mondo ha infranto le regole tanto quanto il governo israeliano nel non sanzionare questo “modello di Gaza” da 13 anni, e lottare per abolirlo.
Nulla sarà facile per i palestinesi anche se liberi, ma la gente saprà che si sacrifica si per sviluppare un percorso dignitoso e possibilmente avere libertà che da tempo sono state negate … come quella di decidere da soli.
Paola Manduca, Prof. Genetics