Erdogan inizia l’occupazione della Libia… Le opposte fazioni si schierano sul campo
Il 4 gennaio 2020 un raid aereo delle forze del generale Haftar contro l’Accademia militare di Tripoli ha causato almeno 28 morti e quasi 20 feriti fra i miliziani-cadetti. Le forze del generale hanno sostenuto di aver preso di mira un raggruppamento di cento miliziani presso l’Accademia che si preparava a partecipare ai combattimenti in corso. Nella mattinata del 5 gennaio un portavoce del generale, Khaled Al-Mahjoob, aveva rivendicato, in una dichiarazione ad Alhurra TV, la responsabilità dell’attacco aereo sulla scuola militare di Tripoli. “I cadetti di quel college sono miliziani”. Ma la rivendicazione sarebbe poi stata smentita dallo stesso portavoce e bollata come una “fake news”. La rivendicazione sarebbe coerente con le ricostruzioni fatte circolare sui siti vicino al generale Haftar, secondo cui nell’Accademia di polizia erano concentrati alcuni dei miliziani siriani che il governo turco avrebbe spostato in Libia per farli combattere dalla parte di Sarraj. Quindi non cadetti di polizia, ma combattenti per il Governo di Accordo Nazionale.
La Turchia era già presente in Tripolitania al fianco del GNA, con una ventina di droni, armi e mezzi pesanti e infine con un centinaio di mercenari che erano stati addestrati da Ankara per il conflitto siriano. Tuttavia, prima con l’annuncio del 10 dicembre, poi con la risoluzione del 2 gennaio, Erdogan è uscito allo scoperto, dichiarando apertamente la sua volontà d’intervenire militarmente in Libia.
Intanto il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, ha messo in guardia la Turchia dall’invio di truppe in Libia: “Qualsiasi sostegno straniero alle parti in guerra” nel Paese, ha affermato, “non farà che aggravare il conflitto e complicare gli sforzi per una soluzione pacifica”. Guterres ha sottolineato in un comunicato che “le continue violazioni dell’embargo sulle armi imposto dal Consiglio di sicurezza non fanno che peggiorare le cose”.
(Globalist -Umberto De Giovannangeli)
(Dichiarazione ONU pubblicata anche da altre testate): https://www.globalist.it/intelligence/2020/01/05/haftar-lancia-subito-la-guerra-santa-contro-l-invasore-ottomano-2051211.html
Altra notizia:
“UN PORTAVOCE del generale Khalifa Haftar ha rivendicato la responsabilità dell’attacco aereo sull’accademia di polizia di Tripoli, che ha causato la morte di almeno 30 cadetti. “I cadetti di quel college sono miliziani”, ha affermato Khaled Al-Mahjoob in una dichiarazione ad Alhurra TV, ripresa dal Libya Observer.
La rivendicazione è coerente con le illazioni già fatte circolare sui siti vicino al generale Haftar, secondo cui nell’Accademia di polizia erano concentrati alcuni dei miliziani siriani che il governo turco avrebbe spostato in Libia per farli combattere dalla parte di Serraj. Quindi non cadetti di polizia, ma combattenti per il Governo di Accordo Nazionale.
Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, ha messo in guardia la Turchia dall’invio di truppe in Libia: “Qualsiasi sostegno straniero alle parti in guerra” nel Paese, ha affermato, “non farà che aggravare il conflitto e complicare gli sforzi per una soluzione pacifica”. Guterres ha sottolineato in un comunicato che “le continue violazioni dell’embargo sulle armi imposto dal Consiglio di sicurezza non fanno che peggiorare le cose”. (La Repubblica – 05 gennaio 2020)