“Elementare Watson”…. La Turchia si libera delle testate atomiche americane e gli USA le spostano in Italia…
L’ipotesi si fa sempre più concreta per la crescente inaffidabilità della Turchia in seno all’Alleanza Atlantica. Aviano diventerebbe il maggiore deposito di armi nucleare in Europa.
La base USAF di Aviano potrebbe accogliere altre 50 testate nucleari. Si tratta della dotazione USA schierata nella base turca di Incirlik. Adesso che la Turchia non è più considerata un alleato affidabile è probabile che l’intero contingente militare venga trasferito, assieme alle dotazioni missilistiche. Ma dove?
Nella base turca è di stanza il 39esimo battaglione Air Wing, che potrebbe strategicamente essere trasferito in Grecia o Cipro. Destino diverso da quello delle testate nucleari, che necessitano di appositi depositi. Ed è qui che entra in gioco la base di Aviano.
A menzionarla è Charles Chuck Wald, ex generale statunitense, in una intervista a Bloomberg. Personalità ancora molto influente negli USA, conosce bene la base friulana visto che ne è stato al comando dal ‘95 al ‘97.
“Dato il crescente antiamericanismo in Turchia e la volontà di Erdogan di stringere i legami con la Russia, abbiamo urgentemente bisogno di spostare i nostri armamenti. Idealmente la loro nuova casa dovrebbe trovarsi sul suolo europeo, con una opzione che potrebbe essere la base Usaf di Aviano. Da un punto di vista logistico non dovrebbe essere difficile”.
L’Italia infatti, è considerata un alleato affidabile per gli USA, a prescindere dal colore del governo. Per questa ragione potrebbe essere il posto ideale in cui stoccare le 50 testate che si andrebbero ad aggiungere alle circa 30 già depositate nell’aeroporto pordenonese Pagliano e Gori.
Non è la prima volta che viene ventilata un’ipotesi del genere. Nel 2016, durante il tentativo di colpo di stato ai danni di Erdogan, nell’aeroporto di Incirlik, che ospita la base militare USA, vennero ospitati gli F16 dei ribelli che presero parte alla cospirazione, minacciando Istanbul e Ankara. Allora Erdogan fece staccare la luce all’aeroporto per bloccare i mezzi dei rivoltosi. In quell’occasione il comando militare USA prese in considerazione l’idea di spostare le testate, spiegate strategicamente in Turchia.
Protestano i verdi
Sul piede di guerra i verdi, contrari agli armamenti nucleari. Il coordinatore nazionale del partito, Angelo Bonelli ha parlato di di un fatto “una gravità inaudita” perché le atomiche “si sommerebbero ad altre 30 testate già presenti nella base italiana di Aviano”.
“Chiediamo al governo se conferma questa notizia e di portare immediatamente il problema alla valutazione del Parlamento – ha aggiunto – Quello che sconcerta è l’orientamento degli USA che decidono di trasformare l’Italia nel maggiore deposito di armi nucleari d’Europa e questo silenzio del governo italiano è inaccettabile».