2020. Quel che ci aspetta al varco…
ll XXI secolo dell’era cronologica cristiana è iniziato con
- Il progetto del “grande secolo americano”
- Il tentativo del NWO con l’ipotesi del “pensiero unico”.
- Il mito della “fine della storia” di Fukuyama
- La costruzione dell’eurozona.
Siamo alle soglie del terzo decennio.
Il primo progetto non se lo ricorda più nessuno.
Il secondo e il terzo sono annegati nel caos frammentario della confusione politica mondiale, fatta di continui rivolgimenti storici multipolari.
La presunta unione europea è progressivamente sempre più in crisi, affine ormai più ad un aborto che ad una nascita.
Nonostante la propaganda asfissiante dei think tank neoliberisti le irrisolvibili contraddizioni poste in atto stanno rompendo pezzo per pezzo il loro giocattolo.
Il capitalismo certamente sopravvive, ma il grande ciclo di ristrutturazione ordoliberista avviato dopo la fine della guerra fredda ha iniziato il suo declino.
Gli uomini politici europei ostentano falsa sicurezza mentre brancolano senza idee utili nel buio di un sistema che non sanno più come gestire.
La grande era mercantilista, spacciata per soluzione unica e definitiva, implode lentamente su se stessa.
La stessa Germania, cuore del falso impero europeo, è in crisi economica.
Gli statunitensi hanno eletto un presidente contro il globalismo, mentre in Europa avanzano sempre di più euroscettici e nazionalisti.
La alleanza russo-cinese è sempre più solida e potente nel mondo.
I sogni imperiali occidentali si sono infranti senza speranza in Siria.
Il potere economico politico e militare si sposta sempre di più verso est.
Il mondo cambia, perché Democrito aveva ragione: l’esistenza è mutamento, la stasi è inesistenza.
Sta per cominciare un anno nuovo.
Buon 2020, con tutte le novità che porterà nel nostro panorama.
Vincenzo Zamboni
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