Vivere nel luogo in cui siamo, disagio sociale e sardine, una guida alla salute, la religione tra fede e ragione, parliamo dell’etere…
Il Giornaletto di Saul del 17 dicembre 2019 – Vivere nel luogo in cui siamo, disagio sociale e sardine, una guida alla salute, la religione tra fede e ragione, parliamo dell’etere…
Care, cari, vivere in un luogo, chiederci chi siamo, dove siamo, praticare una vita ecologista nei suoi riflessi sociali, politici ed economici all’interno di una comunità locale ma anche a casa propria, con i propri cari, al lavoro, in ufficio, in ogni momento. Il nostro luogo è la nostra bioregione, intesa come un organismo vivente definito da un’area dove prevale un’omogeneità di clima, geologia, suolo, vegetazione, fauna e vita umana dovuta a secoli e secoli di evoluzione morfologica, biologica e culturale… – (Stefano Panzarasa) – Continua: https://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2014/12/tracce-di-ecologia-profonda-e-di.html
Sardine e oscuramento – Scrive P.T.: “Lo *schermo delle sardine* è utile per nascondere le news, ad esempio Brexit e che gli italiani schifano la UE al 63%, secondo il sondaggio di eurobarometro di ottobre 2019, quindi l’informazione sulle sardine è gestita come forma di manipolazione per staccare le masse dalla *realtà reale* vs una *realtà astratta*. Lo *schermo delle sardine* non è quindi un fenomeno spontaneo e incidentale ma è parte di un *progetto politico* che è stato avviato a partire dalla vicenda della signora Segre, usata a sua insaputa. Io, che sono di sinistra, nella etimologia di appoggiare il 99% degli ultimi vs L’1% dei poteri forti, posso mai accettare sardine inscatolate a uso e consumo dei poteri forti?”
Disagio sociale e sardine – Scrive Fiore: “Povertà, disoccupazione, schiavitù, sanità, disgregazione sociale, trasporti al collasso, dispersione scolastica, emigrazioni per la sopravvivenza: nessuno di questi problemi coinvolge le sardine per le quali il problema in Italia sarebbe unicamente “il linguaggio della politica” e il cui manifesto ha del surreale. Come afferma il professore Deloglu: mancava poco inserissero nei loro punti qualificanti la necessità che chi fa politica non metta le dita nel naso…” – Continua: https://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2019/12/la-deriva-del-disagio-sociale-e-la.html
Solimbergo. Salvare l’albero – Scrive Enpa: “Il dott. Massimo Vacchetta direttore del Centro Recupero Ricci a Novello (CN) sta cercando di impedire l’abbattimento di un cipresso secolare “rifugio” di molti animali selvatici e polmone di un territorio. Info: faunaselvatica@enpa.org
“Una guida alla salute” di M. Gandhi. Recensione – “La nostra salute fisica e morale dipende dal conoscere e mettere in pratica le leggi della natura, della semplicità della vita, della sobrietà: il malessere o il benessere di un individuo derivano da lui stesso. I medici troppo spesso cedono alla tentazione a scrivere una ricetta invece che insegnare ai loro pazienti a disciplinare meglio le abitudini della loro vita. Alcune medicine sono inutili, altre sicuramente dannose. Un malato che ingurgita dei medicinali è come chi vuole pulire casa coprendo il sudiciume…” – Continua: https://circolovegetarianotreia.wordpress.com/2019/12/16/una-guida-alla-salute-di-mohandas-karamchand-gandhi-recensione-e-stralci/
Primitivismo? – Scrive F.R. a commento dell’articolo https://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2019/12/bioregionalismo-e-primitivismo-secondo.html -: “Tempo fa ho letto alcuni libri di John Zerzan, piacevoli e a volte pure faticosi pieni di citazioni perché lui come te ha lavorato in una biblioteca quindi leggeva tantissimi libri prendendo appunti di frasi che riportava poi nei suoi libri come faccio pure un po’ io. il primitivismo è una gran bella invenzione, pure poetica anche se pur sempre una invenzione, soprattutto a livello storico, forse quando riusciremo a rovesciare la piramide forse scopriremo che il primitivo non è mai esistito”
Mia rispostina: “…né mai esisterà… è solo una proiezione mentale. Il primitivismo nell’ecologia profonda, equivale al movimento delle sardine in politica… Poi magari un giorno te lo spiego meglio…”
Religione. Tra fede e ragione – Scrive Giuseppe Turrisi: “Partendo da presunti “ordini naturali” ma figli di una struttura logica di rappresentazione razionale che nulla hanno a che vedere con terremoti, valanghe maremoti eruzioni vulcaniche glaciazioni, specie che mangiano altre specie per sopravvivere ecc. per poi arrivare all’accettazione di un impianto meramente “dottrinario” in cui la colpa è tutta del “peccato originale” commesso in un tempo ed uno spazio probabilmente tutto mitologico e per cui il piano generale escatologico di riscatto passa per una serie di altri dogmi che in quanto tali nulla hanno a che vedere con la razionalità…” – Continua: http://paolodarpini.blogspot.com/2013/12/religione-il-condizionale-tra-fede-e.html
Libertà vo’ cercando – Scrive S.G.: “Siamo in una fase storica durante la quale una autentica libertà di pensiero e di azione può estrinsecarsi ed alimentarsi soltanto all’esterno di apparati, di accademie e di istituzioni. Sarà purtroppo impresa titanica farla rifluire nei luoghi deputati a valorizzarne la essenziale missione etica.”
Parliamo dell’Etere – Scrive Paola Turrini: “È il più sottile dei 5 elementi, quello più impalpabile, più etereo L’etere è l’elemento onnipresente che tutto pervade, è la dimora degli altri quattro elementi, è lo spazio che separa i differenti oggetti e ne permette la varietà. Nel corpo rappresenta gli spazi vuoti, come ad esempio nel tratto intestinale, nei vasi linfatici e sanguigni, negli spazi intercellulari, nei polmoni. La materia in realtà è vuota al suo interno; se si potesse schiacciare l’uomo eliminando completamente tutti gli spazi vuoti si otterrebbe un granello quasi invisibile…” – Continua: https://riciclaggiodellamemoria.blogspot.com/2019/12/etere-lelemento-onnipervadente.html
Ciao, Paolo/Saul
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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:
“Una religione, che ti insegna a guardare fuori di te, che promette un paradiso e una ricompensa fuori di te, può aiutarti a realizzare il Sé? È solo immergendosi profondamente nel Cuore spirituale che uno può trovare il Sé. Attraverso la meditazione puoi trovare il Sé all’interno del Cuore.” (Ramana Maharshi)