Il carnivorismo non ha giustificazioni salutistiche né religiose

Strumentali le posizioni di alcuni nutrizionisti quando affermano che chi sceglie il regime vegetariano/vegano deve farsi seguire da un nutrizionista perché può incorrere a carenze di vit. B12, ferro, calcio e omega 3. Mai che i presentatori televisivi intervistassero una persona che non mangia carne alla quale chiedere lo stato di salute, se fa riferimento al nutrizionista o se ha carenza dei nutrienti dei quali allarmano la popolazione. A differenza di tutte le altre la nostra specie è la sola che ha bisogno che qualcuno gli dica cosa mangiare.

Potenza della comunicazione mediatica al servizio delle grandi lobby agroalimentari e zootecniche: la popolazione associa automaticamente le proteine alla carne, l’omega 3 al pesce e il calcio ai formaggi. I nutrizionisti ancora usano l’anacronistico termine di “proteine nobili”, (io le chiamerei ignobili) dando a queste un valore che non hanno. Se fossero realmente “nobili” non sarebbero associate alle peggiori patologie e se fossero realmente necessarie coloro che non ne fanno uso accuserebbero carenze, invece la loro salute è migliore di coloro le utilizzano. In verità è molto meglio e più salutare consumare due prodotti (cereali e legumi) piuttosto che uno solo e salvarsi degli effetti collaterali dei prodotti carnei e derivati animali. Allo stesso modo per l’omega 3 di cui è ricco il mondo vegetale senza ingerire le sostanze putrefattive e nocive del pesce. E il calcio nei latticini? Sono proprio questi, essendo altamente acidificanti, che sottraggono calcio all’organismo. (flm)

Per discutere questi e simili temi è stato organizzato un incontro presso AVA, il 21 novembre 2019 alle ore 18,00, in piazza Asti 5/a Roma. Relatore il Dr. Luca Del Nevo, titolo della conferenza “LE TESTIMONIANZE DI GUARIGIONE DEL TAUMATURGO LUCA DEL NEVO”

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