Censura a tutto campo… ma siamo ancora agli inizi!
Twitter blocca l’account di Castro e quelli dei principali media statali di Cuba, mentre Margarita Simonian (capo-redattrice di RT) si è vista chiudere il suo profilo Facebook… che poi, in seguito alle proteste internazionali, è stato riattivato dal Social che si è giustificato dicendo “Quando scopriamo che un contenuto viola le regole, lo eliminiamo e per violazioni ripetute blocchiamo gli account. Tuttavia, se ci rendiamo conto di aver commesso un errore, ripristiniamo il contenuto eliminato e ci scusiamo per la svista, come è successo in questo caso”. Anch’io sono stato colpito dalla censura e non solo su Facebook che mi proibisce di pubblicare articoli da alcuni miei blog (Saul Arpino e Bioregionalismo Treia) ed anche di limitare l’inserimento di post nei gruppi da me gestiti od ai quali sono semplicemente iscritto.
Forse stiamo entrando ufficialmente in uno scenario da Grande Fratello di Orwell? Vediamo anche, sempre in tema di censura, quanto ha “deliberato” la UE, secondo cui i contenuti nei Social potrebbero essere pubblici solo se superano il vaglio dei super censori. Con la scusa della riforma sul copyright, il Parlamento europeo ha di fatto legalizzato la censura preventiva… E qualcuno si e mi chiede: “Toccherà anche a noi?”
Anna Dossena risponde: La risposta è: sì. E anche abbastanza presto. È in atto un’offensiva in grande stile. Censoria, furba, articolata, selettiva. Ma investirà tutti, in molti modi. Ma, una volta detto questo, voglio avvertire tutti voi. Quello che si prepara, insieme a un grande disordine promosso dai padroni universali, è molto peggio. Questa generazione (parlo dell’Occidente intero) non ha ancora assaggiato il bastone duro. Ci hanno mitragliato con i proiettili dolci della pubblicità. Quelli danneggiano il cervello, ma solleticano tutto il resto. Siamo solo più molli e imbelli. Invece tutto ci avverte che sta per arrivare il bastone duro: quello della povertà reale. Dunque non piangete se Facebook sarà cattivo con qualcuno. Pensate a quando la rapina diventerà a mano armata…
Paolo D’Arpini