Cattive banche e cattive monete
Confesso che mi è venuta profondamente a noia la questione del Debito Pubblico, delle minacce della troika contro l’Italia, del balletto giallo-verde su tutte le questioni di governo. Noia che aumenta quando sento parlare preti da sbarco o pseudointellettuali già in canotta da mare.
Tuttavia, nel silenzio estivo, le banche stanno nuovamente facendo i “loro sporchi comodi”.
Ancora una volta la Germania fa i propri comodi, licenzia 18.000 persone e crea una “bad bank” da 77 mld (cioè espunge i crediti irrecuperabili dal bilancio e li mette in una struttura “neutra” dai contorni giuridici evanescenti – il capitalismo piega il Diritto a proprio uso e consumo, da sempre-).
Dal grafico si vede quali banche e quanto hanno “rubato” ai popoli europei. Se escludiamo la Svizzera ( con 88 mld di CHF), in 10 anni hanno creato un buco di 3.244,44 mld. che nessuno Stato potrà mai ripianare. Solo la BCE e la FED. Come? Stampando carta straccia, che, genuflessi, noi credenti, ci scambiamo. Ma fino a quando?
Di certo, sia le banche centrali – come abbiamo già scritto – ma anche i fondi (che rappresentano i “soliti interessi” ) stanno facendo incetta di oro.
A noi impediscono di stamparci, su carta riciclata, i nostri piccoli, miserevoli miniBot, per giocare a Monopoli 2.0 e pagare il fankazzismo del reddito di cittadinanza e la pioggia di assunzioni nelle Scuole e all’INPS.
Draghi lo ha sentenziato: è contro la legge! (La SUA e di chi rappresenta e non del popolo italiano).
Non può non notarsi che piccoli Stati come la Scozia e l’Irlanda abbiano, con le loro banche, fatto un “buco” di 376 mld la prima e 77 mld la seconda.
Tuttavia la UE ci dice che è preoccupata per le nostre banche.
Il problema dell’Italia non è attaccare ma non sapersi difendere quando pure abbiamo tutte le ragioni dalla nostra parte.
Last but not least: nel grafico del Financial Times non è riportata alcuna banca italiana.
Roberto Gallo – L’Officina del 10 luglio 2019