Il veganesimo non è una moda…

Se scegliere di essere vegan fosse una moda degli ultimi tempi sarebbe destinata a passare come tutte le mode. Credo invece che appartenga alla fase più responsabile ed evoluta del pensiero, della coscienza e della civiltà umana e come tale sicuramente espanderà la sua vitale e benefica adesione ad un pubblico sempre più vasto. La Rivoluzione francese, il Rinascimento o il Risorgimento sono forse stati il frutto di spinte socio-culturali-spirituali estinte dopo gli effetti sperati? E’ forse stato lo schiavismo, il patibolo pubblico, il patriarcato, la cessazione degli spettacoli cruenti e tutte le discriminazioni mode del momento?

Allo stesso modo essere vegan è la tendenza naturale verso l’evoluzione morale, civile e spirituale della specie umana; un’esigenza protesa verso l’etica universale in cui l’essere umano diviene sempre più consapevole dell’imprescindibile valorizzazione e interazione armonica con tutti gli esseri viventi e responsabilmente tutela il miracolo della vita in tutte le sue espressioni. Chi rifiuta a priori il sistema vegan ha solo paura di rinunciare alla bistecca. Parlare di veganismo ai mangiatori di animali ci si rende antipatici

E NON SIAMO NEPPURE UNA SETTA

Chi non intende neppure farsi sfiorare dalla cultura vegan considera i vegani una specie di setta dalla quale stare alla larga, magari per non correre il rischio di essere convinti a rinunciare ai “piaceri” (crudeli) dello stomaco. Probabilmente costoro non hanno mai aperto un libro di scienza dell’alimentazione, di anatomia comparata o di etica universale. Non hanno mai letto il pensiero dei Grandi che raccomandavano, e raccomandano, di astenersi dai carnami perché rendono la nostra natura pesante, materiale, aggressiva; perchè abbassano i livelli dei chakra e impediscono le vette dello spirito…

In genere alla guida delle sette ci sono sempre guru che dettano le regole alle quali gli adepti devono attenersi, con effetti anche pesanti nell’eventuale violazione delle stesse. La filosofia vegan è agli antipodi: è tutta protesa alla liberazione personale da ogni condizionamento mentale attraverso il pensiero critico e ritiene la conoscenza, la sensibilità del cuore, la compassione, la non violenza, la non prevaricazione, il rispetto supremo delle diversità come la condizione imprescindibile per la realizzazione di se stessi e il bene comune.

Franco Libero Manco

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