Campagna internazionale Candele in occasione del compleanno di Julian Assange – Julian Assange Libero – No all’estradizione negli USA – Appello alle istituzioni
Il Comitato Contro la Guerra Milano aderisce e sostiene la campagna “Candele per Assange” contro la guerra all’informazione e per la Liberazione di Julian Assange, in occasione del suo compleanno.
Milano sarà la 43^ città, l’Italia il 19° paese ad unirsi a questa campagna.
Hanno organizzato ad ora la mobilitazione 57 Città in 25 Stati di 6 Continenti.
Partecipare è un atto di riconoscenza nei confronti di chi ha messo a repentaglio la propria vita per garantirci il diritto di conoscere la verità.
Mercoledì 3 luglio alle ore 21 in Piazza Castello a Milano.
Comitato Contro la Guerra Milano – comitatocontrolaguerramilano@gmail.com
Invitiamo tutti i sostenitori a mobilitarsi in tutte le città del paese al fine di diffondere e promuovere questa causa.
Diamo indicazione di farlo fisicamente.
Troppe volte si è visto che una causa sostenuta prevalentemente in rete non ha avuto poi le gambe per diffondersi materialmente.
APPELLO PER LA LIBERAZIONE DI JULIAN ASSANGE
Siamo cittadini amanti della pace, della democrazia, della libertà e del rispetto dei diritti umani.
Julian Assange in queste ore versa in condizioni critiche dal punto di vista fisico e mentale, come riconosciuto dall’inviato speciale dell’ONU.
Da anni stanno cercando di annientare con ogni mezzo il fondatore di WikiLeaks: dopo aver imbastito nei suoi confronti un’accusa di stupro caduta nel vuoto, lo hanno prelevato con un blitz all’interno dell’Ambasciata dell’Ecuador a Londra e incarcerato nella prigione di massima sicurezza di Belmarsh, soprannominata la Guantanamo britannica.
Ha già passato sette anni come rifugiato politico, privato delle proprie libertà: ha già pagato a caro prezzo il suo conto per aver svelato al mondo molte verità scomode, tra le quali i crimini di guerra degli USA nella guerra contro l’Iraq, una guerra motivata con la menzogna, com’è ormai ampliamente risaputo.
Julian Assange ha recato un contributo molto importante alla libertà, svolgendo il suo compito di diffusione delle notizie, senza conoscere le quali è arduo comprendere il mondo in cui viviamo.
Un uomo così si è messo in gioco sapendo quello a cui avrebbe potuto andare incontro, ora tocca a noi difenderlo perché, così facendo, difendiamo anche il nostro diritto alla conoscenza.
L’accanimento nei confronti di questo uomo è un insulto al concetto di civiltà.
Chiediamo una presa di posizione da parte delle nostre istituzioni e del Presidente Mattarella, in linea con La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (artt 11 – 14 – 19), e l’immediata scarcerazione per Julian Assange
Per adesione scrivere a: comitatoassange@libero.it
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Commento di J.E.: “Sarà una mia fissazione, ma continuo a chiedermi come mai Il Manifesto persiste a bucare la ‘questione Assange’, e Manning, e Snowden, e osservo che nemmeno su PeaceLink e sugli altri circuiti incensati come campioni di difesa dei diritti civili e politici, della questione A.M.S. gira nulla. Non poco: nulla proprio. Eppure si tratta di libertà civili e politiche, in ben altro modo trattate dai suddetti quando riguardano, se riguardano e non si tratti di fakes, governi ‘nemici’ d’oltre cortina, come si diceva una volta, Cina e Russia in testa, ma pure Venezuela, Siria, Serbia o Bielorussia e qualsiasi realtà non conforme ai dogmi della ‘democrazia occidentale’, tipo RDPK. Svista madornale o cos’altro? Va a finire che qualcuno va a pensare male. E a scriverlo pure. E pure a farsene una ragione traendone dovute conseguenze e determinazioni politiche…”