Un orto urbano bioregionale in ogni quartiere della città bioregionale, senso dell’identità bioregionale, l’auto-realizzazione è possibile per gli animali?, la felicità è la nostra vera natura, “Basta torture su innocenti macachi”, anima individuale e anima universale, filosofia e vegetarismo…
Il Giornaletto di Saul del 14 giugno 2019 – Un orto urbano bioregionale in ogni quartiere della città bioregionale, senso dell’identità bioregionale, l’auto-realizzazione è possibile per gli animali?, la felicità è la nostra vera natura, “Basta torture su innocenti macachi”, anima individuale e anima universale, filosofia e vegetarismo…
Care, cari, coltivare e sviluppare nuovi spazi per una “città giardino” promuovendo un orto urbano per quartiere, nelle aree libere non costruite, nei parchi privi di manutenzione e nelle aree verdi abbandonate. I cittadini che vorranno prendersi cura di una piccola parte del loro quartiere saranno agevolati e sostenuti… (Hortus Urbis) - Continua: https://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2019/06/un-orto-urbano-bioregionale-per-ogni.html
Facebook colpisce ancora – Ennesima punizione da parte dell’ufficio censura di Facebook che mi scrive: “Ti è stato temporaneamente impedito di iscriverti a gruppi che non gestisci e pubblicarvi contenuti. La restrizione durerà fino a: 20 giugno alle ore 06:43…” – Al che ho risposto: “Siete voi che non specificate le ragioni della punizione, a saperlo almeno uno cerca di non incapparci più in futuro… Dal mio punto di vista non ho commesso alcuna infrazione”
Post Scriptum – A proposito di censura riporto qui una querela del 2016 di Orazio Fergnani http://www.circolovegetarianocalcata.it/2016/06/12/de-profundis-per-la-liberta-dopinione-e-di-ricerca-storica-querela-contro-tutti-i-senatori-ed-altri-come-descritti-di-seguito-votanti-a-favore-dell’approvazione-del-d-d-l-s-54-della/
San Paolo e l’nvenzione del cristianesimo – Scrive Simon Smeraldo a commento di https://riciclaggiodellamemoria.blogspot.com/2013/01/nuove-religioni-e-cosi-qualcuno.html -: “…a Saulo viene imputata l’invenzione di un cristianesimo che invece è solo il risultato di una lotta all’ultimo sangue fra le varie e diversissime fazioni e versioni del cristianesimo primitivo. Ha vinto la più sanguinaria, ipocrita e violenta delle fazioni, quella che ha saputo eliminare tutti i suoi avversari… quella che poi, appoggiandosi al potere temporale, ha messo al rogo chiunque dissentisse, ha inventato la più efferata e spregevole istituzione di criminali, la”Santa” Inquisizione, ha sterminato interi popoli con i metodi più crudeli che si possano immagine. E poi parlano dell’amore di Cristo…”
Memoria delle origini e senso dell’identità bioregionale – Scrive Lidia: “Uno straniero che arriva per la prima volta in un territorio sconosciuto, mai visto prima, dove incontrerà persone straniere, che si vestono in modo diverso dal suo, che mangiano cibi diversi, che parlano una lingua incomprensibile, che celebrano tradizioni e ricorrenze sconosciute. Quello straniero non ha proprio niente in comune con quel nuovo contesto, deve integrarsi, deve comprendere il nuovo ambiente che lo ospita e cosa fa per prima cosa?…” – Continua: https://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2019/06/la-memoria-delle-origini-ed-il-senso-di.html
Mio commentino: “Essere bioregionalista non denota una appartenenza etnica bensì la capacità di rapportarsi con il luogo in cui si risiede considerandolo come la propria casa, come una espansione di sé. La definizione diviene appropriata nel momento in cui si vive in sintonia con il territorio e con gli elementi vitali che lo compongono. Chiunque può essere bioregionalista indipendentemente dalla provenienza se si riconosce e si rapporta adeguatamente con la comunità in cui vive…” – Continua in calce al link soprastante
Commento di G.M.: “Forse solo la memoria non basta se non si hanno o non ci si da conoscenze, cognizioni e metodo, oltre ogni intendere e comprendere animistico e solo empirico sensoriale! Il villaggio globale non lo si capisce proprio, ne più come villaggio ne come globale, con il risultato che è il sapere ed il saper comprendere assai più importante di qualsiasi memoria ma anche di qualsiasi subita o indotta e voluta omologazione di cosiddetta integrazione…”
Mia rispostina: “La memoria non rappresenta una assolutezza, la memoria serve a dare risposte adeguate in situazioni già conosciute, ma è solo la capacità di adattamento all’ambiente circostante, qualsiasi esso sia, a dare una risposta evolutiva, questa capacità è sempre esistita nella nostra specie, inoltre l’uomo è nomade per sua natura. L’importante è riconoscersi nel luogo in cui si è, adeguandosi alle condizioni in cui si è. In questo caso ci si può definire “bioregionalisti”. P.S. Ti consiglio, caro G.M., di leggere la risposta alla lettera inviata da Lidia (c’è il link all’interno dell’articolo) forse comprenderai meglio il senso dell’indentità bioregionale…”
L’auto-realizzazione è possibile per gli animali? – Scrisse Mudaliar: “Ramana aveva un grande rispetto per gli animali e disse in un’occasione: «Non è vero che la nascita nello stato umano è necessariamente la più alta, e che l’auto-realizzazione possa essere raggiunta soltanto da un essere umano: anche un animale può raggiungerla…” – Continua: http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.com/2013/12/lakshmi-un-corpo-animale-in-unanima.html
UE. La plastica persistente – Scrive Arpat: “Il divieto di utilizzo di buste monouso in plastica per la spesa e di uso delle cannucce usa e getta sono tra le misure più comuni messe in campo da vari paesi europei per la riduzione dei rifiuti in plastica, ma, oggi, sono necessarie puntuali misure di prevenzione, differenziate in base alla diversa tipologia di rifiuti plastici, che, purtroppo, non sono ancora molto diffuse tra i paesi membri dell’Unione Europea…”
Naturalismo. La felicità è la nostra vera natura – La felicità di esistere è connaturata nell’esistenza. Se la vita non fosse espressione della gioia mai sarebbe potuta sorgere dalla materia inerte. E’ evidente quindi che questo stato primario sia sempre presente nella nostra coscienza. Ed infatti l’uomo, malgrado si sia lasciato andare all’illusione dell’accumulo e del possesso, dell’ “avere”, come diceva Fromm, non può cancellare in sé l’anelito che lo riporta sempre all’ “essere”…” – Continua: http://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2018/06/neo-naturalismo-la-felicita-e.html
Precicchie. Lavori in comune – Scrive Giovanni Della Casa: “Scriviamo per organizzare una mezza giornata partecipata per dare una mano a Lucia a sistemare il luogo che ospiterà il prossimo mercatino estivo. Ci vediamo Martedì 18 Giugno dal mattino il più presto possibile per evitare il caldo e andiamo avanti fino a pranzo. Mangiamo insieme, come al solito in condivisione. Il lavoro sarà di pulizia, riordino e organizzazione. Ci saranno anche i bambini. Per chi vuole e può ci vediamo dunque a Serrina di Precicchie, loc. Precicchie 22A. Info: prehistoricfuture@hotmail.com”
Lettera al governo del cambiamento: “Basta torture su innocenti macachi” – Scrive Gian Marco Prampolini: “Premesso che è iniziato il progetto di sperimentazione, invasiva e dolorosa, con grado di sofferenza “grave” e ”protratta” vietata dalla legge italiana che qualifica questi come esperimenti che “Non sono autorizzabili” (…). Considerato che gli esperimenti sui macachi sono protratti nel tempo e gravemente dolorosi e che vengono condotti su animali vivi creando lesioni celebrali chirurgicamente. (…). La LEAL chiede al Governo del Cambiamento: – il blocco immediato, con azioni d’urgenza, di tutti gli esperimenti sui primati non-umani…” – Continua: https://paolodarpini.blogspot.com/2019/06/basta-torture-e-sevizie-sui-macachi.html
Montespertoli. Raccolta fieno – Scrive Alice: “Raccolta del fieno come era una volta, 20-21giugno 2019, in condivisione e collaborazione tra la comunità di Montespertoli con un’antica pratica contadina, dove i valori di appartenenza e aiuto reciproco possono sanare ferite che hanno portato all’isolamento, queste attività sono piccoli semi da spargere per vivere un presente e un futuro migliore! Info: 328.165521
Anima individuale e anima universale secondo le Upanishads – Scrive Giuseppe Moscatello: “…Occorre però mettere in guardia il lettore dal non cadere nel tranello di immaginare il sé, l’anima individuale, come un ente fisico seppur sottile che possa perciò avere una sua sede e una forma, molti infatti ingannevolmente la considerano dimorante nel corpo, quest’Io è onnipervadente al pari della Causa Una dalla quale sorge; come esempio consideriamo le onde radio, esse recano una forma, una frequenza, ecc., sono cioè descrivibili secondo la loro fisicità, sappiamo però che ben altro è l’ineffabile informazione che esse trasportano, al pari van distinti, seppur per necessità cognitive, lo spazio (etere o akasha) dall’ātman/Brahman…” – Continua: https://bioregionalismo.blogspot.com/2019/05/the-jiva-individual-soul-according-to.html
Nota: Questo tema verrà trattato, presso la sala superiore di Villa Shop a Passo di Treia, dall’autore Giuseppe Moscatello, durante la conferenza prevista il 22 giugno 2019, ore 18, nell’ambito del Collettivo Bioregionale Ecologista. Segue rinfresco.
Filosofia e vegetarismo – Scrive Franco Libero Manco: “Teofrasto, padre dell’ecologia, elabora una grandiosa cosmo-biologia nel quale le forme sono strutturale tra loro in relazione armonica e in cui tutti i viventi entrano come parti di un solo grande organismo. Afferma il diritto primario alla vita di ogni vivente, la non discontinuità, a livello etico-giuridico, dei rapporti che intercorrono tra gli uomini e gli animali. Mostra l’illegittimità scientifica, storica, concettuale a trattare agli animali come ad esseri non pensanti, alla stregua di meri strumenti…” – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2019/06/13/filosofi-dellantica-grecia-e-alimentazione-vegetariana/
Ciao, Paolo/Saul
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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:
“Quando il popolo è affamato è perché i governanti prelevano troppo. Quando il popolo è difficile da governare è perché i governanti si affaccendano troppo. Qando il popolo dà poca importanza alla morte è a causa degli sforzi con cui è costretto a vivere…” (Tao Te Ching)