Inquinamento Valle del Sacco – La risposta del ministro Sergio Costa
Ad oggi, 6 giugno 2019, la risposta a questa petizione (*) ci è stata fornita solo dal Ministro Sergio Costa, il quale ringraziamo per l’attenzione che ha dedicato al nostro problema sulla Valle del Sacco, mostrando un interesse che in passato non c’è mai stato da parte di nessun Ministro. E’ una persona che conosce il territorio e le problematiche ambientali di tutta l’Italia. Grazie per l’impegno.
Ribadendo ancora che questa petizione è stata lanciata da me come cittadina residente in questa Valle del Sacco, (FR) ed ha ricevuto l’adesione di molti cittadini, ma anche diverse Associazioni, il mio auspicio è che il problema venga seriamente preso in considerazione da parte di tutti i decisori indicati in questa petizione ossia:
Presidente della Regione Lazio: Nicola Zingaretti, il quale è a conoscenza della petizione dallo scorso Novembre 2018, sollecitato anche con la lettera inviata in data 23 Maggio u.s. dal Coordinamento Interprovinciale Valle del Sacco, sulla quale viene invitato a rispondere:
Oggetto: richiesta modalità di partecipazione attività bonifica SIN “Bacino del fiume Sacco”.
Ministro della Sanità: Giulia Grillo, la quale è a conoscenza della petizione dallo scorso Novembre 2018, chiediamo che intervenga con un sopralluogo sul nostro territorio, per valutare la criticità ambientale e delle strutture sanitarie, l’urgenza di effettuare uno studio epidemiologico relativo alla correlazione ambiente-patologia, in quanto a Maggio 2017 il precedente Ministro della Salute Beatrice Lorenzin a seguito di un sopralluogo nella provincia di Frosinone nel periodo di campagna elettorale ha dichiarato:
«A noi non risulta niente per poter dire che c’è una crisi ambientale sulla Valle del Sacco. È veramente importante per il territorio la realizzazione del registro dei tumori per fare indagini epidemiologiche serie e azioni di prevenzione»
Risposta del deputato Luca Frusone specifica:
«Affermare che al ministero non risulta alcun allarme sanitario riguardo questa zona, significa smentire i dati epidemiologici raccolti dal nuovo rapporto di “Sorveglianza sanitaria ed epidemiologica della popolazione residente in prossimità del fiume Sacco” identificato come “rapporto tecnico delle attività 2013-2015” del Dipartimento Epidemiologia e Prevenzione Lazio, che afferma che “la contaminazione del fiume Sacco rimane un disastro ambientale di proporzioni notevoli che ha comportato una contaminazione umana di sostanze organiche persistenti considerate tossiche dalle organizzazioni internazionali”».
Ad oggi non c’è un registro tumori nella provincia di Frosinone, quindi non ci sono dati reali.
Auspichiamo in una sollecita risposta e un incontro per la consegna delle firme di questa petizione.
Cordiali saluti. Giuseppina Aureli
Comunicato stampa collegato dell’associazione RETUVASA di Colleferro: http://www.retuvasa.org/comunicato-stampa/sin-bacino-del-fiume-sacco-la-fotografia-dello-stato-di-salute-nella-nuova-edizion