Facebook, la censura al dominio! Basta un sospetto per essere bannato…

Ragazzi, la notizia è grossa, seria, grave, brutta. E impone a tutti di correre ai ripari, prima che arrivi Torquemada e ci leghi tutti al palo sopra la pira. Facebook annuncia di aver chiuso, cancellato, soppresso 23 pagine “sospette”. 23 account che lo inquietavano. Basta il sospetto. Come a Obama, che mandava in giro per il mondo droni a eseguire condanne a morte extragiudiziali di “sospetti”

Tra i sospetti, ho la vaga impressione, non ci sono tanto i mattacchioni, o sbroccati che sghignazzano sui concorsi che Salvini-Vanna Marchi lancia dal sito degli imbonitori per chi si bagna a farsi un selfie con il patriota col mitra. O gli sfigati del complottismo che arrivano ad affermare che una minoranza di quattro ipermiliardari, per dominare 7 miliardi di umanoidi, deve per forza ricorrere al complotto. No, i sospetti sono quelli inclini a sostenere, simpatizzare con, occhieggiare verso, i componenti di questo governo, con preminente attenzione ai 5 Stelle.

E sapete su suggerimento di chi Facebook ha inflitto questa esecuzione extragiudiziale e priva di appello? L’istruzione arriva da un organismo che invece risulta al di sopra di ogni sospetto. Verificate: andate su Google è digitate Avaaz. Troverete che al vertice di questa illustre Ong c’è il ghota di Wall Street ed enti affini. Trattasi dei nuovi probi viri del social network della libertà. Come poteva sottrarsi Facebook a un giudizio proveniente da tale indiscutibile autorità? Qualcuno vorrà obiettare che si tratta di intervento spudorato contro la libertà d’espressione. Ma quando mai! E’ un provvedimento perfettamente inserito nel migliore Zeitgeist dell’epoca. E quando una cosa è di tendenza (i fichi dicono “trendy”), non c’è proprio nulla di cui vergognarsi.

Ci troviamo con ogni evidenza, dati gli obiettivi colpiti, nella campagna elettorale in vista dell’eurovoto del 26 maggio 2019. Noi, per la verità, ci aspettavamo i troll russi, a cui, come premio di consolazione , dopo la debacle del Russiagate negli Usa, Putin avrebbe affidato la prossima configurazione dell’europarlamento. Ma vuoi mettere Putin con Avaaz?

Fulvio Grimaldi

Fonte: http://fulviogrimaldi.blogspot.com/

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Commento di C.G.: “”Ottimo, inoltre vengo a sapere che, per il bene di tutti noi, Macron sta lavorando con Zack per predisporre un regolamento europeo in base al quale si insedierà in ogni Stato membro una Autorità indipendente preposta a vigilare sui contenuti dei social network. Durissima lotta alle fake news, la Verità è salva, la Democrazia pure, il Pluralismo garantito e siamo un una botte di ferro (modello Attilio Regolo). Al confronto i romanzi di Orwell sono romanzetti rosa per signore annoiate dal parrucchiere…”

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