Il Libro degli Insegnamenti di Lao-tzu – Recensione
“Gli aforismi che seguono sono tratti da “Il libro degli insegnamenti di Lao Tzu”, un testo purtroppo non più ristampato e, secondo me, fondamentale al pari di “L’arte della guerra di Shun-tzu”, scritto da Thomas Cleary. Leggendoli sono certo che scatteranno nella vostra mente un sacco di associazioni.” (Nando Mascioli)
Lao-tzu disse:
Esistono tre tipi di morte innaturale.
Se bevi e mangi smodatamente e tratti il corpo distrattamente e grossolanamente,allora la malattia ti ucciderà.
Se sei smisuratamente avido e ambizioso,allora sarai ucciso dalle preoccupazioni.
Se permetti che piccoli gruppi vìolino i diritti delle masse e che il debole sia oppresso dal forte,allora ti uccideranno le armi.
Lao-tzu disse:
Quando le leggi sono intricate e le punizioni severe,allora il popolo diventa infido.Quando chi sta in alto ha molti interessi,chi sta in basso assume molte pose.
Quando si cerca molto , si ottiene poco.Quando le proibizioni sono molte, si combina poco.
Lasciare che gli interessi producano altri interessi,e poi utilizzare gli interessi per fermare gli interessi,è come brandire il fuoco cercando di non bruciare niente.
Lasciare che la conoscenza produca problemi,e poi usare la conoscenza per risolverli,è come agitare l’acqua sperando di chiarificarla.
Lao-tzu disse:
Quando un paese combatte ripetute guerre e ottiene ripetute vittorie, perirà.Quando combatte ripetute guerre, il popolo si logora:quando ottiene ripetute vittorie, i capi diventano arroganti.Se capi arroganti utilizzano popoli logorati,quali paesi non periranno ?
Quando i capi , si fanno gaudenti,e quando diventano gaudenti,dilapidano ricchezze.
Quando il popolo si stanca si riempie di risentimento,e quando è pieno di risentimento smarrisce il proprio equilibrio.Quando governanti e governati raggiungono simili estremi la distruzione è inevitabile.
Pertanto, la Via della Natura richiede di ritirarsi quando si è svolto il proprio compito con successo.
Post scriptum – “…Leggendoli mi è capitato di provare uno stato che amo definire “di grazia” che credo corrisponda a quella dimensione di consapevolezza: quello stato in cui accedi momentaneamente oltre il velo della realtà terricola percependo la dimensione cosmologica…”