Quali sono gli alimenti adatti all’alimentazione umana?

UN ALIMENTO E’ ADATTO ALL’ALIMENTAZIONE UMANA SE… E’ COMPATIBILE CON IL NOSTRO ORGANISMO E RISPONDE ALLE SEGUENTI CARATTERISTICHE:

1: essere esteticamente attraente, appetibile, desiderabile

2: avere un buon profumo

3: essere commestibile da crudo, gradevole e gustoso

4: essere facilmente digeribile e assimilabile

5: avere il giusto ed equilibrato quantitativo di nutrienti

6: essere compatibile con la morfologia umana

7: non contenere residui chimici né adulterazioni

8: non deve generare patologie

9: non essere facilmente deperibile

10 : non causare danni all’ecosistema

11 :essere economicamente conveniente

12: essere eticamente compatibile

13. essere un alimento necessario e apportare benefici al nostro organismo

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1: essere esteticamente attraente, appetibile, desiderabile:

un pezzo di carne cruda, un pesce, un mollusco, un volatile, il corpo di un animale morto, è tutt’altro che desiderabile: attrae solo gli animali predatori, gli sciacalli, gli avvoltoi, i serpenti, non l’uomo.

2: avere un buon profumo:

se non è camuffata con la cottura e con le spezie la carne dell’animale morto emana il tipico ripugnante fetore dei cadaveri. L’odore della carne e del pesce è nauseabondo e la puzza serve a tenerci lontani da quell’alimento.

3: essere commestibile da crudo, gradevole e gustoso:

la carne cruda è durissima per la dentatura umana e non è gradevole al gusto; sono necessari dai 5 ai 20 giorni di frollatura per ammorbidirla. Carne e pesce per motivi di igiene e masticazione devono essere cotti e la cottura altera e distrugge quasi del tutto le proprietà nutrizionali.

4: essere facilmente digeribile e assimilabile:

la carne impiega dalle 50 alle 70 ore dal momento dell’assunzione all’espulsione e soprattutto è di difficile assimilazione perché i legami delle cellule resistono agli enzimi digestivi.

5: avere il giusto ed equilibrato quantitativo di nutrienti:

la carne è priva di carboidrati, di fibre, povera di vitamine (specialmente quelle termolabili) e di enzimi in gran parte distrutti con la cottura; anche i minerali sono resi inorganici con la cottura e quindi di difficile utilizzo dall’organismo; inoltre la cottura altera anche le proteine che flocculano, i grassi si ossidano. La cottura del pesce rende quasi inservibili gli omega 3.

6: essere compatibile con la morfologia umana:

se l’essere umano fosse strutturato anatomicamente a mangiare anche la carne avrebbe denti adatti a lacerarla direttamente dall’intero animale, saliva, stomaco, intestino ed enzimi appropriati a neutralizzare l’acido urico. L’essere umano manca di artigli, di zanne, non ha velocità necessaria a rincorrere la preda e soprattutto ha repulsione alla vista del sangue e dei cadaveri.

7: non contenere residui chimici né adulterazioni:

carne e pesce contengono residui chimici dei mangimi e di medicinali somministrati agli animali d’allevamento. Inoltre gran parte della carne deriva da animali ammalati.

8: non deve generare patologie:

la statistiche dicono che maggiore è il quantitativo di proteine animali consumate è maggiore è la possibilità di contrarre patologie come uricemia, ipertensione, reumatismo, gotta, cancro, diabete, malattie cardiovascolari… Inoltre è ricca di grassi saturi e colesterolo, genera radicali liberi, leucocitosi digestiva, acidifica il pH del sangue, sottrae calcio all’organismo.

9: non essere facilmente deperibile:

come tutti gli organismi animali morti la carne, specialmente il pesce, va in rapida putrefazione sviluppando putrescina, cadaverina istamina, ammoniaca, indolo, scatolo…

10: non causare danni all’ecosistema:

gli spazi per adibirli a pascolo e la coltivazione dei mangimi per animali d’allevamento sono la prima causa di deforestazione; assorbono il 70% delle terre coltivabili, producono il 21% di gas serra, il 37% di metano, il 65% di perossido di azoto. Gli allevamenti intensivi solo in Italia inquinano quanto 140 milioni di esseri umani e un solo impianto ittico quanto 60.000 persone.

11:essere economicamente conveniente:

con il costo medio di un kg di carne (20 euro circa) si possono acquistare derrate alimentari per il nutrimento di 3 giorni di una persona. Il 75% della spesa sanitaria in Europa e in Italia viene assorbita dalle cure per neutralizzare gli effetti della cattiva alimentazione. La spesa farmaceutica annua è di 2,5 miliardi di euro solo per farmaci antitumorali. Senza le sovvenzioni statali il costo della carne sarebbe proibitivo per la maggioranza delle persone.

12: essere eticamente compatibile:

la carne è il risultato della sofferenza e dell’uccisione di miliardi animali allevati in modo brutale è uccisi nel più totale disprezzo della loro vita e della loro sofferenza; è un prodotto che avvalora la legge del più forte e che rende insensibili all’altrui sofferenza; degrada moralmente, preclude l’evoluzione dello spirito, rende più aggressivi, abbassa le frequenze energetiche dei chakra…

13. essere un alimento necessario e apportare benefici al nostro organismo:

la buona salute dei vegetariani e dei vegani dimostra che la carne non è necessaria alla nostra salute; non apporta benefici ma causa le peggiori moderne patologie: diabete, ipertensione, uricemia, cancro, ictus, infarto…

QUINDI, LA CARNE DI QUALUNQUE ANIMALE E’ TUTT’ALTRO CHE COMPATIBILE CON LA NATURA UMANA. NON SOLO NON E’ NECESSARIA MA È PORTATRICE DI DANNI: AL NOSTRO ORGANISMO, ALLA NOSTRA COSCIENZA, AGLI ANIMALI, ALL’AMBIENTE, AL TERZO MONDO, ALL’ECONOMIA (Franco Libero Manco)

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