LA CO2 NON RISCALDA…

L’intera atmosfera trattiene il calore, o meglio rallenta (non può bloccarla!) la sua dispersione. Il che è ovvio: se non lo facesse accadrebbe che durante la notte la temperatura scenderebbe rapidamente verso la temperatura dello spazio vuoto esterno, che è mediamente di appena 3 °K, cioè -270 °C.

Nel miscuglio aria la CO2 è una componente percentuale piccolissima.

La frazione di CO2 è circa 400 ppm, ovvero 4/10^4 = 0,04% (frazione molare), quindi la sua azione è minima nel miscuglio, ed è assurdo imputarla di effetto termico: infatti inevitabilmente l’energia cinetica della molecola (derivata dall’assorbimento di radiazione) viene scambiata con quella circostante negli urti, e si disperde secondo le solite distribuzioni statistiche tra tutte, ovvero il calore assorbito dalla CO2 (per esempio negli scattering con i fotoni infrarossi emessi dal terreno) viene distribuito, e vale a questo punto il tradizionale principio di equilibrio termico: il calore scorre spontaneamente dai corpi più caldi a quelli più freddi, cioè in questo caso dagli strati inferiori a quelli superiori dell’atmosfera, per poi disperdersi nello spazio.

Certo, CO2, vapor d’acqua e metano rallentano il processo, ma tra questi la CO2 è il responsabile minore, data la esiguità della sua presenza : il vapor d’acqua è intorno al 6-7%.
Ma la CO2 artificiale è circa il 4,5% del totale, quindi è uno 0,0008% dell’aria, ovvero un decimillesimo del vapor d’acqua.
Quindi cosa c’entra l’anidride carbonica con il riscaldamento del pianeta ?

Niente !

Infatti la Terra prosegue le sue oscillazioni termiche a lungo termine esattamente come ha fatto nei millenni precedenti all’era industriale (appena tre secoli, una miseria rispetto al passato), e le fluttuazioni temporanee mostrano, nell’ultimo secolo e mezzo, oltre alle fasi di riscaldamento, due raffreddamenti (l’ultimo di ben 35 anni) e un regime stazionario, quindi l’alternarsi di ben tre comportamenti diversi nonostante che le emissioni di CO2 indiutriali siano state in costante aumento per lo sviluppo tecnologico e l’aumento di popolazione.

La CO2 artificiale è innocente e il gloobal warming è oscillazione naturale, senza influsso antropogenico.
L’idea non è mia: è quanto viene mostrato dalle registrazioni di temperature.
Quelle degli ultimi 150 anni sono certe, poiché realizzate con i termometri a mercurio (che sono strumenti molto precisi).
Per i tempi antichi dobbiamo basarci sulle cronache (avanzamento e regressione dei ghiacci e delle zone innevate) e più indietro ancora dobbiamo invece fidarci delle analisi dei carotaggi dei “ghiacci eterni”, una tecnica che non so come funzioni, so solo che esiste.

Vincenzo Zamboni

I commenti sono disabilitati.