Donazione organi: 10 motivi per non firmare il modulo all’anagrafe quando chiedi o rinnovi la carta di identità.
Donazione organi: 10 motivi per non firmare il modulo all’anagrafe quando chiedi o rinnovi la carta di identità.
Perché firmando implicitamente accetti il concetto fasullo di “morte cerebrale” a cuore battente.
Perché il modulo omette l’informazione base che l’espianto è su un
vivo che ha perso la coscienza dichiarato “morto cerebrale” sulla base
di protocolli di Stato utilitaristici.
Perché è contro-legge 91/99 art.5 che prevede un Decreto attuativo per
la dichiarazione di volontà, mai emanato da 20 anni ma sostituito con
un Decreto temporaneo (Bindi 8 aprile 2000) che ha aperto ad ogni
sorta di abusi, tra cui “una scelta in comune”.
Perché sono tuttora in vigore le Disposizioni Transitorie art.23,
ovvero è consentito il prelievo salvo dichiarazione autografa
d’opposizione personale o esplicita opposizione scritta della
famiglia.
Perché la firma in comune è per decreto facoltativa e non
obbligatoria, ma nella pratica è richiesta con ricatto: “se non firmi
non procede il rilascio della Carta d’Identità”. Si chiama estorsione.
Perché a detta del Garante non firmi una dichiarazione autografa ma un
“modulo-ricevuta” !!!!!!! ?
Perché contravviene il diritto alla privacy (art.7 e 8 D.Lgs 196/20)
in ambito sanitario, esponendo a tre schedature: SIT (sistema
informativo trapianti), FSE (fascicolo sanitario elettr.) e ANAGRAFE.
Perché l’impiegato del comune che impone la firma – SI / NO / Non mi
esprimo- può essere un trapiantato, o parente di malati in lista
d’attesa o ideologizzato, ovvero in conflitto di interessi.
Perché il NO all’Anagrafe non dà nessuna garanzia: il sanitario
verificherà oltre al SIT il possesso di tesserini o dichiarazioni
autografe successive, o l’esistenza di volontà espressa ai familiari.
Perché il SI invece è stragarantito in quanto per legge la famiglia
non può opporsi al consenso.
Perché le ASL tenute a notificare ai propri assistiti la richiesta di
volontà sono state scavalcate.
MA POTREMMO AGGIUNGERE
Perché l’opzione «non mi esprimo» non è contemplata nel modulo dei
Ministeri dell’Interno e Salute.
Perché gli impiegati comunali nominati non hanno nessuna competenza.
Esecutori acritici?
Perché il Centro Nazionale Trapianti (CNT) ha il compito di
procacciare organi ed è di parte.
Perché il modulo firmato è telematicamente trasmesso al SIT con
possibili errori non controllabili.
Perché il modulo cartaceo firmato è trattenuto negli archivi
dell’anagrafe per approcci successivi.
Perché l’obiettivo vero della «scelta in comune» è la schedatura nel
caos più totale, una babele!
L’iniziativa è incostituzionale in quanto basata sul ricatto e
l’estorsione aggravati dall’effetto sorpresa sul cittadino impreparato
e indignato di fronte al quesito donazionista (SI-NO) fatto a
tradimento, ne deriva quindi abuso di potere. Balza all’occhio una
contrapposizione vistosa tra ciò che è enunciato nei documenti
ufficiali “salva-forma” e la funzione pratica espletata dagli
operatori della anagrafe, programmaticamente indottrinati per ottenere
a tutti i costi la firma che ci fagocita nel data-base del CNT sotto
la dittatura sanitaria di Stato. Corresponsabili i sindaci
collaborazionisti.
Se sei caduto nella trappola firmando, puoi cancellarti dal SIT
secondo legge della privacy.
Nerina Negrello – Presidente Lega Nazionale Contro la Predazione di
Organi e la Morte a Cuore Battente – www.antipredazione.org