Lettera aperta sulle Difficoltà dell’Università Italiana
Premier Giuseppe Conte – presidente@pec.governo it
Ministro Istruzione e Università Marco Bussetti – uffgabinetto@postacert.istruzione.it
Presidente Conferenza Rettori Gaetano Manfredi – rettore@unina.it
Difficoltà dell’Università Italiana
Sembrano essere piuttosto gravi; in molti testi si parla di disastro; v’è anche un libro che porta questo titolo. Tra l’alto, nella graduatoria Reuters, la prima università italiana è al 44° posto, il Politecnico di Milano; Milano Statale è al 66, la Sapienza all’81.
Strano che la gestione politica del paese non se ne preoccupi.
Preoccupa in particolare la dinamica del corpo docente perché quando un professore va in pensione non viene sostituito, ma il suo posto va come incarico ad un docente già attivo, il quale viene così ad avere due o tre materie, di alcune delle quali non è esperto nella misura in cui dovrebb’essere. Inoltre la preparazione delle lezioni, oltre che il tempo per l’impegno didattico, gli toglie tempo per la sua attività più preziosa, la ricerca. Perché l’università non è anzitutto una scuola, ma un centro di ricerca, i cui membri studiano, sperimentano, scrivono, tengono seminari e convegni, pubblicano.
Si sa che il numero degli studenti che ogni anno s’iscrivono va diminuendo; mentre dovrebbe crescere, insieme con la crescita del livello culturale della nazione come dell’umanità intera. O altrimenti la nazione resta culturalmente arretrata, come l’Italia rispetto a Germania, Francia e Inghilterra.
Ci sono molti altri problemi: in particolare la base finanziaria è debole.
Arrigo Colombo, Centro interuniversitario di ricerca sull’Utopia, Università del Salento-Lecce
E-mail arribo@libero.it/ Pag web http://digilander.libero.it/ColomboUtopia