La CGIL esprime la necessità di fermare l’esportazione di bombe verso l’Arabia Saudita e di riconvertire lo stabilimento RWM
Ciao carissimi del Comitato, segnalo la delibera della Giunta Regionale che stabilisce che non è necessaria la Valutazione di Impatto Ambientale per il Campo Prove R140 e rimanda la decisione al SUAPE di Iglesias (da Pilato a Pilato, si potrebbe dire) e il documento – a tratti commovente – votato dal Congresso Nazionale della CGIL in cui, senza mezzi termini o rinvii, il sindacato più rappresentativo d’Italia esprime la necessità di fermare l’esportazione di bombe verso l’Arabia Saudita e di riconvertire lo stabilimento RWM senza ripercussioni per le lavoratrici ed i lavoratori. Oltre, naturalmente ad altre affermazioni decisamente pacifiste come la totale contrarietà alla presenza atomica sul territorio nazionale. Esattamente ciò che chiediamo noi, da quando siamo nati e tanti anche prima. E’ un risultato che porterà certamente frutti importanti e per il quale dobbiamo essere orgogliosi del nostro lavoro e grati ai compagni della CGIL.
Soprattutto a quelli della Funzione Pubblica di Cagliari che, dopo alcuni contatti con il Comitato, hanno elaborato un documento e sono riusciti a farlo votare a tutti i livelli dell’organizzazione, sicuramente non senza resistenze. Con queste posizioni, la CGIL si riancora ai suoi principi fondamentali: la pace, libertà, l’uguaglianza, la dignità del lavoro e la solidarietà con i lavoratori di tutto il mondo.
Il 26 gennaio 2019 siamo ad Orani con Teresa, Efisio e Maria Elisa, invitati ad intervenire ad un dibattito sul ruolo dell’arte nei processi di pace e di sviluppo, insieme all’artista Sarah Revoltella, le tessitrici di Nule, Confindustria, Giovani Imprenditori e docenti universitari.
Un’altro passo avanti nella direzione del dialogo costruttivo con tutti, che sarà sempre per noi un punto fermo.
A presto, perché bollono in pentola tanti altri appuntamenti importanti!
Arnaldo Scarpa arnaldoscarpa@gmail.com- Lista Disarmo Peacelink