Sion – Il mito del “popolo eletto” e del muoia Sansone con tutti i Filistei

Comunicazione Psicosomatica: “Urlate, perché è vicino il giorno del Signore, esso viene come una devastazione… e il giorno del Signore arriva, crudele, … per fare della terra un deserto e sterminare da essa i peccatori…. chiunque sarà incontrato, sarà trafitto, e chiunque sarà sorpreso, cadrà di spada. I loro piccoli saranno schiacciati davanti ai loro occhi, le loro case saranno saccheggiate le loro mogli violate” (Bibbia – Parole del Signore)

Spesso, durante la mia permanenza in India, diverse persone ponevano domande ai vari maestri presso i quali andavo a soggiornare in merito al destino dei popoli, alla crudeltà di Hitler, alla persecuzione millenaria degli ebrei, alla distruzione delle civiltà meso-americane, alle guerre civili e simili argomenti apocalittici. La riposta dei saggi era sempre più o meno la stessa: “Come esiste un destino individuale esiste anche un destino per le nazioni e per i popoli”.

Insomma par di capire che la summa di atti e coinvolgimenti che videro diverse anime convergere in un particolare momento storico non è altro che un riaggiustamento karmico. Questo non significa che coloro che furono perseguitati come ebrei, ad esempio, sono nati sempre in quella religione o razza, anzi parrebbe essere proprio il contrario, e cioè che l’entrata in un particolare karma collettivo sia necessario per un riequilibrio degli opposti. Ad esempio se diversi individui furono perseguitati durante la strage degli Ugonotti pareggiano il conto perseguitando a loro volta, in un’altra condizione gli zaristi durante la rivoluzione bolscevica. Oppure se le anime dei Maya cercano rivalsa si incarnano in Spagna e scatenano la guerra civile. Quindi perseguitati e persecutori si scambiano le parti a seconda delle circostanze sino al compimento finale ed alla comprensione che son la stessa identica cosa, sono lo stesso sognatore che prende varie forme.

Lasciando da parte questa analisi di causa effetto vorrei solo soffermarmi un attimo sulla tendenza karmica che contraddistingue il popolo ebraico.

La chiave della comprensione del destino di questo popolo sta nel senso del sacrificio, della trasgressione e della punizione. “Occhio per occhio, dente per dente”. E quando ci si trova alle strette si preferisce la morte gloriosa, come avvenne ai rivoluzionari di Masada che preferirono il suicidio collettivo piuttosto che cadere in mano ai Romani (ma anche questa è solo una favola). L’esempio più significativo di questa filosofia di vita collettiva è il famoso detto: “Muoia Sansone con tutti i Filistei”. Che siano tutti morti è meglio che qualcuno salvato, soprattutto se quel qualcuno è un “altro”.

Questo mi fa pensare a cosa succederà delle testate nucleari conservate da Israele… Finché si tratta di spedire queste bombe verso la lontana Persia non ci sono problemi ma se si tratta di usarle contro i nemici vicini, come la Siria, i rischi di ricadute per i cittadini israeliani sono maggiori… ma se dovessero infine essere usate contro la Palestina chi si salverebbe?

Il muoia Sansone e tutti i Filistei è un mito ricorrente…

Paolo D’Arpini

Commento di Jimmie Moglia: “… recentemente ho letto più di un articolo in cui è detto che i giudei hanno ancora moltissima influenza sulla Duma. Quanto all’America, persino il termine Usraele è, a mio avviso, un eufemismo, perché ogni decisione o legge di qualunque tipo, sul militare, le tasse, la salute, educazione etc. è di marca e firma giudaica…”

Commento di Marco Bracci: “…chi nasce ricco ha come scopo di vita di imparare a gestire le ricchezze a favore del bene comune e dei meno abbienti, ma, se non lo impara, alla successiva incarnazione è molto probabile che si incarni in un Paese o in una Comunità molto povera, in modo da provare sulla sua pelle ciò che ha fatto subire ad alcuni suoi simili nell’incarnazione precedente…”

Commento di F.S.: “Forte dell’accordo franco-tedesco di Aquisgrana Bernard-Henri Lévy, l’alfiere dell’imperialismo sionista viene in ”tournée’” in Italia “contro il populismo”. Nella verosimile speranza che qualche imbecille gli “rinfacci” il suo “essere ebreo” – per potere così attestare l’”antisemitismo” populista e ravvivare la sua imminente tournée italiana – intanto scalda i motori…”

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