Per un carcere cooperativo, la “Notte Senza Tempo”, Siria: escono gli USA entrano i turchi?, flop COP24, autori di se stessi…
Il Giornaletto di Saul del 22 dicembre 2018 – Per un carcere cooperativo, la “Notte Senza Tempo”, Siria: escono gli USA entrano i turchi?, flop COP24, autori di se stessi…
Care, cari, …nelle carceri italiane lavora soltanto il 5% dei detenuti. E dicono anche che questi detenuti lavoratori sono quelli che più facilmente recuperano la loro posizione e dignità sociale. Il fatto è scandaloso, se si pensa che la fondamentale moderna finalità delle carceri è proprio il recupero del detenuto alla società, alla moralità onestà dignità sociale. Mentre siamo di fronte ad un esercito di detenuti che giacciono nell’ozio, mentre si sa che il lavoro è necessario alla stessa integrità psicologica e morale della persona… – (Arrigo Colombo)
Mio commentino: “A questo proposito rimando alla nostra proposta di Carcere Cooperativo: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2014/04/05/riforma-carceraria-riproposto-dal-circolo-vegetariano-vv-tt-il-carcere-autogestito-modello-cooperativa/”
Perversione sinistra – Scrive Anna Maria Paba a commento dell’articolo http://www.circolovegetarianocalcata.it/2018/12/20/francia-lenfant-prodige-degage-e-la-perversione-sinistra-di-buttarsi-in-braccio-a-soros-ed-ai-rothschild/ -: “Paolo Barnard, quando era inviato speciale per il servizio Rai.,- Report.-, visse di persona l’inizio della globalizzazione. Informò, mettendoci tutto se stesso per INFORMARCI di ciò che stava accadendo. Fu giudicato complottista. Ai tempi seguii l’argomento con animato interesse, e…oggi posso dire, come lo sapevo allora, che aveva ragione. Ci aveva avvisati…” – Continua in calce al link segnalato
Spilamberto – La “Notte Senza Tempo” del Circolo vegetariano VV.TT. si tiene ogni anno il 31 dicembre. La manifestazione si propone di riscoprire la sacralità della natura nella notte di capodanno, evitando baraonde consumistiche. Quest’anno il programma è molto semplice: - ore 21 circa: cena vegetariana conviviale nella casa di Caterina a Spilamberto, con il cibo vegetariano portato dai partecipanti. È auspicabile che non manchi una polenta calda con lenticchie in umido. Durante la cena potranno esservi interventi poetici… – Continua: https://circolovegetarianotreia.wordpress.com/2018/12/21/31-dicembre-2018-la-notte-senza-tempo-del-circolo-vegetariano-vv-tt/
Sii ciò che sei… – Commento di un amico all’articolo https://riciclaggiodellamemoria.blogspot.com/2015/12/sii-cio-che-sei.html?showComment=1545383301649#c2019299744973478919 -: “Ciao caro Paolo, è passato un po’ di tempo da quando ti scrissi quelle righe e tante cose sono successe nella mia vita, su tutti i fronti. Ripensando a quei momenti, provo un senso di compassione per la persona, per quello che stava vivendo, ma è stato un travaglio inevitabile, necessario…” – Continua in calce al link segnalato
Mia rispostina: “…siamo tutti nel Grande Flusso, siamo il Grande Flusso e nient’altro che quello…”
Nordest della Siria. Escono gli USA entrano i turchi? – Scrive P.P.: “Voci di corridoio lasciano trapelare l’uscita delle truppe USA dal territorio curdo della Siria, che verranno sostituite dai turchi. Io finché non vedo il ritiro USA non ci credo. Ricordiamoci che lì c’è un dualismo di potere e tendenze politiche e geostrategiche anche molto discordanti. I curdi di Rojava? Un’entità in mano a un gruppo di mafiosi venduti marci agli Stati Uniti, che hanno pugnalato alle spalle la Siria dopo che gli aveva aperto le porte? Un’entità che si è dedicata alla pulizia etnica non solo dei non Curdi (sciiti, sunniti, cristiani, e turcomanni) ma anche dei Curdi non pro Rojava?” – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2018/12/21/nordest-siria-escono-gli-usa-entrano-i-turchi/
Integrazione di V.B.: “I Curdi che vivevano in Siria prima del 2011 non erano discriminati e godevano della protezione di un governo laico, che difendeva pienamente tutte le minoranze etnico-religiose (Cristiani, Drusi, Sciiti, Curdi, Armeni, ecc.) e soprattutto i diritti delle donne (prima che arrivassero le tanto decantate majorettes curde in divisa che ci hanno mostrato in tutte le salse. Perché non mostrare anche le soldatesse in divisa siriane?). Molti Curdi erano fuggiti dalla Turchia ed avevano trovato asilo in Siria e poi ottenuto la piena cittadinanza siriana. Il mitico capo dei Curdi Ocalan è stato rifugiato per 20 anni in Siria dove aveva piena agibilità politica…” – Continua in calce al link soprastante
Liberi da condizionamneti – Delegare la gestione della propria esistenza ad un “governo” o ad una “chiesa” equivale ad abbandonare le proprie responsabilità basandosi sul fatto che vi sono persone altre da noi stessi che veramente sanno come fare a mandare avanti le cose. Questo ovviamente vale in ogni campo dell’esistenza umana ma per il momento lasciamo da parte l’aspetto “religioso” di questo atteggiamento “rinunciatario” e rivolgiamo la nostra attenzione all’aspetto politico… – Continua: http://paolodarpini.blogspot.com/2017/10/politica-economia-e-spiritualita-laica.html
Commento di Rubes Tagliazucchi: “Le definizioni quali destra, sinistra, centro, sono espressione della politica vissuta come appartenenza, dalla quale si scivola nella fede, dalla quale si scivola in un delegare se stessi ad altri e a un swich-off celebrale! Ritengo che la politica vada accuratamente monitorata dal cittadino votante e pagante, prevalentemente attraverso i fatti!”
Flop. COP24…? – Scrive Giovanna Pagani: “Conclusi i lavori della COP24. Si è corso il rischio di un clamoroso flop, viste le posizioni rigide di alcuni quattro nazioni – Stati Uniti, Arabia Saudita, Russia e Kuwait – che hanno insistito per non inserire parole che lasciassero intendere un sostegno alle conclusioni dell’ultimo rapporto dell’IPCC sul clima. Secondo il quale, di questo passo, il mondo potrebbe raggiungere i +1,5 GRADI CENTIGRADI già nel 2030…” – Continua: https://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2018/12/flop-cop24.html
Ciao Paolo/Saul
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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:
“Altri sentieri spingono i cercatori spirituali a sforzarsi di raggiungere qualcosa, l’autoindagine cerca colui che fa lo sforzo.” (Ramana Maharshi)