Ucraina al redde rationem: “Muoia Poroshenko con tutti gli ucraini di origine russa…”
Secondo il sito web, generalmente affidabile Iarex.ru, Poroshenko sembra sapere che non vincerà le prossime elezioni ucraine. I sondaggi prevedono che un passaggio di potere a favore della “vecchia guardia” degli oligarchi ucraini, guidati da Julija Tymoshenko, attualmente in testa nei sondaggi. Secondo Iarex.ru, Poroshenko ha già avviato la vendita dei beni, così che dopo le elezioni lascerà immediatamente il Paese squattrinato e fatiscente. Petro Poroshenko negozia la vendita dei propri beni in Ucraina. L’obiettivo è chiudere l’affare prima del 1 marzo 2019. Due revisori indipendenti dei Big Five hanno consegnato rapporti a due potenziali acquirenti. Il primo è un consorzio di oligarchi ostracizzati di Federazione Russa, Ucraina e Lituania. Il secondo un gruppo guidato da Dmitrij Firtash e due capi del Partito Democratico degli Stati Uniti, Joe Biden e Michael Pence. Secondo il TG “Neljagar”, i negoziati sono nella fase finale: sono negoziati accordo, forma di pagamento ed estremi del prelievo di capitale. Secondo le informazioni, l’85% dei pagamenti non in contanti andrà in conti speciali nel Tesoro federale degli Stati Uniti e della Chase-Manhattan Bank.
Ciò accade nel peggiore declino economico-sociale dell’Ucraina nella storia. I salari medi sono diminuiti, per chi ancora lavora, da una media di circa 340 dollari al mese a circa 120. Il costo medio del riscaldamento per un appartamento di 45 mq sono raddoppiati, da circa 70 a 140 dollari. Inoltre, il gas è inaccessibile per diverse centinaia di migliaia di ucraini, che dovranno fuggire dall’Ucraina o congelare.
Poroshenko è stato installato dagli Stati Uniti col colpo di Stato provocato dello Stato profondo nordamericano, con un’elezione da cui i partiti di opposizione di sinistra e l’ex-partito di governo furono esclusi. L’esercito ucraino iniziò la pulizia etnica nell’est del Paese dove la maggioranza della popolazione si identifica di etnia russa, e le milizie popolari sorsero in difesa di questa comunità. L’unica carta rimata a Poroshenko è riprendere le ostilità contro le repubbliche dell’est ucraine, la Repubblica popolare di Donetsk e la Repubblica popolare di Lugansk. Le milizie sorsero in loro difesa comprendendo un miscuglio ideologicamente eterogeneo di milizie, alcune comuniste, ed altre nazionaliste od ortodosse. Riaccendendo i combattimenti. potrebbe dichiarare lo stato di emergenza e rinviare le elezioni secondo una disposizione della costituzione.
Ciò significherebbe, tuttavia, un accordo per la condivisione del potere con le milizie neonaziste e scioviniste che gli Stati Uniti finanziano da decenni, e che armano apertamente dal 2014. Nelle udienze al Congresso degli Stati Uniti, FRN ricorda ai lettori che Victoria Nuland testimoniò pubblicamente che il dipartimento di Stato degli USA aveva speso almeno 5 miliardi di dollari per inscenare ‘Maidan’, usando una miscela di strategia della tensione ripresa da Gladio, e tattica da rivoluzione colorata impiegata in vari Paesi, dalla Jugoslavia ad Egitto, Siria e altrove.
Che Poroshenko sia indigesto all’est del Paese non sorprende. Ciò che è in discussione è che negli ultimi quattro anni anche il resto dell’Ucraina subisce un enorme impoverimento. La popolazione si dimezzerà entro un decennio, per via dei rifugiati economici che fuggono principalmente verso Russia, Polonia e Germania. Poroshenko è dopo Tymoshenko in vari sondaggi con percentuali a due cifre. Questo è un margine che, in circostanze normali, non può essere superato.
Joaquin Flores, FRN
Fonte: https://www.fort-russ.com/2018/11/poroshenko-prepares-to-flee-ukraine-liquidates-assets/
Traduzione di Alessandro Lattanzio – Sito Aurora