USA. Stato criminale alla frutta e l’assedio a Trump il meno peggio…
Con il crollo dell’operazione Russiagate per totale mancanza di prove lo Stato Criminale Usa è alla frutta. La sua strategia non è dissimile da quella del Watergate che, con prove false, fornite ancora una volta dall’FBI, nella persona del suo vicedirettore, puniva Nixon per la fine della guerra del Vietnam e la distensione con la Cina; o dalle armi di distruzione di massa di Saddam, dai bombardamenti su Tripoli di Gheddafi, dall’Osama che lancia aerei contro torri e altre operazioni dello Stato Profondo Usa. Il quale tiene al guinzaglio Trump e i suoi tentativi di accordo con Nord Corea e Russia, il suo smascheramento dell’operazione globalista migranti, la lotta alle delocalizzazioni industriali che hanno messo sul lastrico milioni di operai Usa. La banda guerrafondaia che usa il procuratore Mueller (che da capo dei gangster FBI avallò le menzogne sull’Iraq) è manifestamente alla disperazione (e con essa ili suo giornalino italiota “manifesto” che ne sostiene tutte le campagne, compresa quella Metoo della star-flop Asia Argento). Da cui queste iniziative. E’ importante che i chiaroveggenti rimasti nel campo antimperialista e anti guerra non si facciano turlupinare da questa mossa che tenta nuovamente di portare all’abbattimento di Trump. Il quale è quello che è, agisce sotto impulsi propri e ricatti dei guerrafondai, ma non deve essere sconfitto da chi prospetta una catastrofe mondiale con gli strumenti della dittatura mondiale raggiunta costi quel che costi a forza di guerre, di spostamenti di popoli, di verticizzazione della ricchezza e di ogni cosa. Pensate: dopo Trump, Hillary? Dopo Conte-Di Maio-Salvini, Renzusconi-Benetton-TTIP?
Fulvio Grimaldi