SIRIA: ASSAD NON HA USATO ARMI CHIMICHE

“Come volevasi dimostrare”. Ricordate, ad aprile, quando Trump, per fare un favore al suo amico Netanyau, scaricò sulla Siria 112 missili “intelligenti”? La scusa ufficiale fu quella di punire Assad perché, nella zona di Douma, avrebbe usato il gas sarin per colpire i suoi nemici e, con essi, l’incolpevole popolazione civile.

L’attacco fu deciso in tutta fretta, prima che l’organismo dell’ONU per il controllo degli arsenali chimici, l’OPCW, potesse effettuare un’ispezione in loco. Nessuna prova, tranne alcuni filmati sconvolgenti, chiaramente taroccati, realizzati da un paio di ONG (sempre loro!) e trasmessi dalle televisioni di tutto il mondo.
«Che le armi chimiche siriane non esistano lo sanno anche i cani – scrivevo su “Social” del 20 aprile – Se qualcuno aveva dei dubbi (e negli ambienti diplomatici e dei servizi non ne aveva nessuno) sarebbe bastato attendere una settimana, per consentire agli inviati dell’organismo ONU per la proibizione delle armi chimiche (OPCW) di effettuare la loro ispezione e di certificare che l’accusa era stata fabbricata ad arte. Ma Trump non ha voluto attendere qualche giorno, e questo proprio per evitare di dover prendere atto del risultato dell’ispezione.»

È stato reso noto, adesso, il rapporto preliminare degli ispettori dell’OPCW. Indovinate un poco? Nessuna traccia di gas sarin a Douma. Sono state trovate, invece, tracce di “sostanze clorinanti”. Le stesse sostanze – guarda caso – di cui erano muniti i reparti jihadisti asserragliati nella zona.
Naturalmente, la notizia è stata praticamente ignorata da quasi tutti i giornali e telegiornali.

Dimenticavo. Tra coloro che più alti hanno alzato i lai contro “il dittatore Assad” c’era tale Saviano Roberto: «Nonostante continui a negare, Assad sta usando armi chimiche. Gas che uccide lasciando soffocare le persone nella propria saliva.» Adesso ha cambiato bersaglio. Ce l’ha con Salvini. Ma la spocchia, la supponenza del personaggino è sempre la stessa.

Michele Rallo

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