e… Trenta, un’altra ministra pronta alla guerra

Stupisce profondamente che l’Unione Europea, formatasi proprio per costituire un blocco di pace tra nazioni che per secoli avevano promosso la guerra; che dunque ha questo primo e fondamentale intento di pace nel suo spirito, non abbia finora fatto nulla per almeno avviare un processo di pace nel mondo; gran parte dei suoi membri hanno anzi partecipato alle scellerate guerre egemoniche degli Usa, cinque guerre nel “secondo dopoguerra”.

La guerra, il più grave crimine umano.

Ora, per la seconda volta, e di seguito, abbiamo una donna al Ministero della difesa; di quello che era ministero della guerra; del resto, si tratta di una difesa militare, che suppone sempre l’attacco militare, la guerra. Prima Mercedes Quattrocchi, poi Elisabetta Trenta.

La quale – si legge – si propone di investire nel personale e nella tecnologia per assicurare al paese forze armate più moderne e più capaci di fronteggiare le nuove minacce. Ma quali minacce?

Potrebbe proporsi obiettivi più avanzati, che certo rientrano nella difesa ma vanno oltre, nella pace.

Il primo, e più grosso e difficile, sarebbe quello di liberare l’Italia da tutte le basi e i depositi militari statunitensi. Obiettivo difficile certo, ma che bisognerà prima o poi affrontare; anche per liberarci da quella presuntuosa egemonia.

Un altro e più facile sarebbe diminuire le forze armate; l’altro, e più avanzato, sarebbe di sopprimerle; ciò che finora hanno fatto soltanto alcuni piccoli Stati.

Un terzo sarebbe quello di diminuire la fabbricazione d’armi; e ancor più la loro vendita, specie ai paesi del Terzo Mondo.

E però bisognerebbe soprattutto lanciare il discorso della pace negl’incontri internazionali; in particolare in quelli intereuropei. Basta coi Trump, coi Putin: i popoli devono crescere, devono capire.

Prof. Arrigo Colombo
E-mail arribo@libero.it/ Pag web http://digilander.libero.it/ColomboUtopia

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