Tutte le ricchezze del vaticano
Primo: nessuno può difenderti se non sai difenderti tu stesso. Nel mondo, la maggioranza delle persone che “aiutano” lo fanno per interesse (ricordo i colleghi di lavoro che una o due notti alla settimana andavano, da volontari, con le autoambulanze del pronto soccorso e che, il mattino dopo, non facevano altro che parlare di quante mance avevano ricevuto). E non c’è niente di strano se, dopo aver prestato aiuto, ci si fa pagare. I medici lo fanno, è un mestiere. Ma che i preti si dichiarino per l’altruismo in nome di Cristo, quando sono i primi a chiedere soldi per ogni cosa che fanno (messe, battesimi, matrimoni, indulgenze,..) e, anzi, le hanno inventate proprio per questo, è una vera e propria bestemmia.
Secondo: le banche sono tutte del papa (o chi per lui). Da un’indagine alternativa risulterebbe che l’80% delle banche mondiali e delle multinazionali sono di proprietà di prestanome di qualche congrega religiosa, in testa i gesuiti, che controllano Unicredit e BancaIntesa, per dirne solo 2 ben note a noi italiani. Ne consegue che il papa non ha nessun interesse a difendere i debitori nostrani (e nessun altro), perché dovrebbe condonar loro soldi suoi…
Marco Bracci – marcobracci49@gmail.com
Note Aggiunte:
“La chiesa dobrebbe difendere i cristiani dalle banche usuraie. Papa Francesco difende i migranti, ma non difende i 16 milioni di segnalati nelle centrali rischi interbancari. Il papa in quanto vicario di Cristo dovrebbe essere il nostro rappresentante in terra, ora se nel vangelo l’usura è peccato mortale e il papa non fa nulla per debellare questa piaga, allora togliamogli la rappresentanza e facciamoci dare i soldi che in nome di Dio ha gestito per secoli…” (Madonna dei Debitori)
“Mentre il papato prometteva la sicurezza di un posto in Paradiso previo pagamento di una tangente, la famiglia FUGGER che aveva detronizzato i Templari anche con la complicità del Papato stesso, prestava i soldi a coloro che li dovevano dare al papa per ottenere l’indulgenza…” (Giorgio Vitali)