Governo Lega + M5S. Mattarella lascia la porta socchiusa al Quirinale, il 23 maggio riceve Giuseppe Conte, per un’analisi accurata del soggetto incaricato

Conte convocato al Quirinale da Mattarella

Agonia continua. Dopo le accuse di vario genere, per screditarlo, rivolte al prof Giuseppe Conte, tra cui quella di non aver frequentato corsi di perfezionamento negli USA, notizia questa smontata dall’agenzia di notizie ADNkronos che ieri scriveva: “C’è uno scambio di mail, in possesso dell’Adnkronos, che proverebbe gli studi del professor Giuseppe Conte alla New York University. Nel curriculum del docente, indicato da Luigi Di Maio per la presidenza del Consiglio, è infatti scritto che “dall’anno 2008 all’anno 2012 ha soggiornato ogni estate e per periodi non inferiori a un mese, presso la New York University, per perfezionare e aggiornare i suoi studi…”. Ma le pulci a Conte non si fermano qui, ci sono anche illazioni su possibili evasioni fiscali, guai di vario genere con vari enti, insomma la fantasia dei debunkers dell’opposizione si è scatenata in mille modi.

Ciò non ostante pare che alla fine il Mattarella si sia “arreso” all’accordo siglato tra Lega e M5S, o se non arreso almeno chiede una tregua. Pare, da notizie apparse or ora sul web (Il Fatto Quotidiano, Today.it, Il Sole 24 Ore, Rai News ed altre testate mainstream) che il presidente della Repubblica abbia convocato Conte al Quirinale alle 17.30. Una curiosità, domani ricorre il fatidico giorno in cui l’Italia dichiarava guerra all’Austria-Ungheria, era il 24 maggio del 1915.

La comunicazione della convocazione del prof. Conte al Quirinale è arrivata a sorpresa, quando quasi nessuno scommetteva più su un incarico per il candidato premier proposto da Lega e M5s.

Ma i leader del Movimento 5 stelle, Luigi Di Maio, e della Lega, Matteo Salvini, su espressa domanda della presidenza della Repubblica, hanno confermato la proposta di conferimento dell’incarico per la formazione del governo al professor Giuseppe Conte. E questo è un dato di fatto sostanziale che non può essere ignorato da Mattarella, detenendo le due forze politiche, assieme, la maggioranza degli eletti in parlamento.

Ma qualche seguace della Teoria di Murphy nutre ancora dubbi, pensando ad una manovra diversiva del Mattarella, per prendere tempo, sfiancare i “populisti”, ed infine proporre un suo candidato “alternativo” (con sommo gaudio del duo renzie and berlusca).

Insomma la candidatura del professore Conte è ancora a rischio, perché non sappiamo cosa succederà oggi pomeriggio nelle stanze quirinalizie. Lo sapremo più tardi….

Paolo D’Arpini

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Commento di Marinella Correggia: “… non ci si può stupire della incertezza prolungata. Un saggio consigliere del Cremlino dice: “A Mosca c’è simpatia verso il (probabile) nascente governo italiano, ma senza grandi entusiasmi. Resta il dubbio che, alla prova dei fatti, non manterranno fede alle loro promesse di disgelo con la Russia”. E FIGURARSI ALLORA I POVERI SIRIANI!…”

Ultime notizie – Scrive Alberto Berlini di Today.it: “Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito oggi pomeriggio l’incarico di formare il nuovo governo al professor Giuseppe Conte, che si è riservato di accettare. Lo ha comunicato il segretario generale della Presidenza della Repubblica, Ugo Zampetti. Il primo discorso di Conte “Esporrò alle Camere un programma basato sulle intese raggiunte dalle forze politiche di maggioranza”. Queste le prime parole del premier incaricato Giuseppe Conte. “Con Mattarella abbiamo parlato della fase impegnativa e delicata che stiamo vivendo, delle sfide di cui sono consapevole”. “Sono consapevole di confermare la collocazione europea e internazionale dell’Italia. Sarà il governo del cambiamento, un governo dalla parte dei cittadini, che tuteli gli interessi di tutti gli italiani”

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24 maggio 2018 – Governo Lega + M5S in salita – Scrive il Messaggero: “L’avvertimento del Colle. Al Quirinale stanno attendendo i risultati delle consultazioni di Conte dopo l’incontro di ieri. Alla domanda se esistano veti presidenziali su alcuni ministri, al Quirinale si risponde che il tema all’ordine del giorno non è quello di presunti veti ma, al contrario, quello dell’inammissibilità di diktat nei confronti del presidente del Consiglio e del presidente della Repubblica nell’esercizio delle funzioni che la Costituzione attribuisce a tutti due. La Costituzione prevede scelte condivise tra presidente del Consiglio e presidente della Repubblica sulla scelta dei ministri. La preoccupazione del Colle è che si stia cercando di limitare l’autonomia del presidente del Consiglio incaricato e, di conseguenza, del presidente della Repubblica nell’esercizio delle loro prerogative. L’articolo 92 della Costituzione, tra le altre cose, recita: «il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei ministri e, su proposta di questo, i ministri».
La grana Savona. «Con Salvini e la Lega siamo perfettamente allineati. È chiaro che adesso c’è il lavoro che passa tra il presidente incaricato e il Quirinale. Stiamo cercando i migliori profili per riuscire a portare questo Paese al cambiamento: tra i nomi c’è sicuramente il nome del professor Savona». Così il capo politico del M5S risponde ai cronisti a Montecitorio che gli chiedono se per il ministero dell’Economia sia ancora in corsa il professor Savona, una nomina che a causa delle sue posizioni anti-euro provoca delle resistenze al Quirinale. Infine, sulla possibilità che sia lui che Salvini possano assumere la funzione di vice presidente del Consiglio, Di Maio ha dichiarato: «Questo lo vedremo dopo, adesso non mi metto a fare proclami. Ne parleremo con Conte».

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