Grave errore del PDrenzi rifiutare il governo col M5S

Bisognava superare l’avversione contro questo movimento, dovuta al fatto che in passato non aveva mai voluto collaborare col PD perché si considerava una forza anti-ideologica ed anti-partitica , direttamente e positivamente popolare (in tal senso parlavano di democrazia diretta e s’ispiravano a quei cinque obiettivi – acqua, ambiente, trasporti, sviluppo, energia; poi in parte modificati). Un fatto apprezzabile.

Il PD non ha saputo capire quanto di nuovo e di positivo c’era in questa forza.

E però l’errore s’è fatto grave quando questa forza nuova lo ha invitato positivamente alla collaborazione, a formare un governo insieme; ciò che avrebbe eliminato forze della peggiore Destra, oltretutto rudi e presuntuose, come Salvini e compagni; a parte Berlusconi, personaggio indegno e spudorato, e che dovrebbe essere scomparso già da tempo dalla politica.

La partecipazione al governo avrebbe dato al PD visibilità e prestigio, dopo la sconfitta (non parliamo di Liberi e Eguali, e degli altri secessori, che con la segregazione hanno perso la fiducia popolare, e quindi ogni forza e prestigio, e che altro non dovrebbero fare se non rientrare nel PD, riconoscendo l’errore commesso).

In questa vicenda di rifiuto dell’alleanza coi Cinquestelle, e della partecipazione al governo, Renzi e il suo gruppo sono stati determinanti e hanno commesso un grave errore, anche se non lo riconoscono. Renzi è da tempo personaggio nocivo al partito che dovrebbe liberarsi dalla sua morsa. Martina non sembra in grado di poterlo fare.

Arrigo Colombo

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Mio commentino: “Condivido l’analisi del prof. Arrigo Colombo, anche se -purtroppo- forse è ormai troppo tardi. Renzie è stato capace di rottamare completamente un partito che ha fatto la storia d’Italia e c’è da chiedersi come la cosa sia stata possibile, la responsabilità in parte va ascritta ai transfughi di LeU, che hanno abbandonato la lotta interna al PD perseguendo l’illusione scissionista. Ripongo un’ultima speranza in Zingaretti, mi auguro che possa intervenire a salvare ciò che resta del PD…” (Paolo D’Arpini)

Articolo collegato: http://altracalcata-altromondo.blogspot.it/2018/03/muoia-renzione-con-tutti-gli-italioti.html

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Commento di M.M.: “Caro Paolo, ho letto la tua lettera attentamente, e mi trovo totalmente in disaccordo con te e in accordo con la maggioranza del PD. La linea del PD è stata votata in DIREZIONE a maggioranza prima e con voto un’anime poi dopo il risultato elettorale. La democrazia prevede che le decisioni prese a maggioranza vadano/debbano essere rispettate.
Ti ricordo anche che Renzi, dimessosi dopo le elezioni, era stato eletto DEMOCRATICAMENTE con le ultime primarie dal 69% degli iscritti/votanti del PD. E per ultimo, cosa ci trovi di NUOVO e POSITIVO nel M5S? LA MIA POSIZIONE è CHE ABBIAMO FATTO BENISSIMO A NON ANDARE AD UN GOVERNO CON I 5 STELLE”

Mia Rispostina: “Cara M.M.: Non volevo farne una questione polemica… solo analizzare pragmaticamente i fatti … Dopo una sonora sconfitta subita dal PD alle ultime elezioni è doveroso fare un’analisi e ripensare la politica sinora portata avanti dal Renzi. Le cose cambiano e colui che ieri era stato eletto segretario del PD alla prova dei fatti è risultato perdente, quindi un ripensamento va fatto. Non sarà sufficiente una finta dimissione restando dietro le quinte a dirigere il partito. Dici “democraticamente” è stato eletto Renzi ma oggi non credo che sarebbe confermato, anzi…. Le cose cambiano. Sarà ora di cambiare anche impostazione politica se non vogliamo scendere ancora nel gradimento popolare… e finire con il cerino in mano! Per ultimo, non ti sei mai chiesta come mai molti simpatizzanti del centro sinistra abbiano votato M5S? Questo non lo immagino io ma lo confermano le analisi del voto compiute da professionisti in statistica seri e affidabili. Evidentemente non avevano più fiducia nella politica del PD di Renzi…”

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Commento di Francesco Briganti: “…validissima disamina, una sola precisazione il Pd non ha fatto la storia d’Italia, ma, è vero che ha completamente distrutto la sinistra. Così come il vaticano non è che la deformazione umana della parola del Cristo, così i partitini della sinistra sono un degenerazione dei personalismi e di vecchie “cavillerie” oggi inutili e perniciose per un discorso socialista funzionale ad una società moderna. Una sola entità a sinistra aperta ad ogni discussione interna, su tutti gli argomenti possibili, ma coesa e funzionale ad una battaglia contro e di sistema. Il resto sono solo perdite di tempo.”

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Scrive E.C. a commento dell’articolo: “Davanti al risultato ottenuto in Val D’Aosta, in cui il pdrenzie non raggiunge nemmeno la soglia di sbarramento e per la prima volta dal 1946 gli eredi del Pci non sono rappresentati nell’assemblea della Regione autonoma, l’intero gruppo dirigente del pd nazionale dovrebbe dimettersi all’istante, senza nemmeno pensarci. Cos’altro deve accadere perché quegli impresentabili uomini di renzi & co. tolgano finalmente il disturbo? È davvero incredibile la loro arroganza e pochezza. Un obiettivo questo pd l’ha centrato: la dissoluzione e distruzione totale del patrimonio di valori, ideali e impegno lasciato in eredità dalla sinistra in Italia (nello specifico dal PCI). Un sussulto di dignità sarebbe richiesto, quel poco (o forse tanto..) che basta per eliminare le tossine che avvelenano il campo della sinistra…”

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