La Riforma Fornero dev’essere smantellata… – Lettera Aperta
Al Premier Paolo Gentiloni
al Ministro dell’Economia e Finanze Pietro Carlo Padoan
al Ministro del Lavoro e Politiche sociali Giuliano Poletti
ai Deputati PierLuigi Bersani e Gianni Cuperlo
La Riforma Fornero dev’essere smantellata
Con questa riforma si passò dal metodo retributivo al metodo contributivo,
nel calcolo della pensione, con grave danno dei lavoratori.
La cui pensione veniva calcolata semplicemente sullo stipendio degli ultimi dieci anni ed equiparata ad esso; ch’era poi il più alto del tirocinio lavorativo, e quindi anche il più favorevole al lavoratore;
e il metodo di calcolo era anche più semplice, oltre che più umano e più giusto.
Col metodo contributivo si deve invece calcolarla sull’insieme dei contributi pensionistici versati dal lavoratore stesso, e mantenersi a quelli. Non v’è alcun concreto riconoscimento dello sforzo fatto dal lavoratore in tutto il suo percorso di lavoro, che magari ha preso in pratica l’intera sua vita.
Questo non ha compreso la Fornero, questa visione umana le è mancata.
A parte quel famoso errore di aumentare l’età pensionabile senz’accorgersi di un certo numero di lavoratori che, avendo cessato per vari motivi il rapporto di lavoro per breve tempo, in attesa della soluzione, si ritrovava ora per anni nel nulla:
i famosi “esodati” che, contati con precisione, raggiungevano i 390.000; e cui il Governo si trovò in grossa difficoltà a provvedere.
Ma insomma, ciò che importa più a tutti, e di cui molto si parla, è il ritorno al metodo retributivo.
Arrigo Colombo, Centro interdipartimentale di ricerca sull’utopia, Università di Lecce