Medici al soldo dell’industria farmaceutica – I vaccini e la Mala Ricetta
Sembra una barzelletta ma è notizia vera. Due coniugi chiedono al medico curante come mai, nonostante l’assunzione del vaccino antinfluenzale, abbiano avuto influenza con febbre alta –39 – 39,5 gradi – per più di cinque giorni. Risposta del medico: “senza vaccino la febbre poteva salire a 40 gradi”
Colgo l’occasione per ribadire il concetto base: la medicina contemporanea, a fronte dei grandi progressi dal punto di vista tecnologico, e forse ANCHE per QUESTO, è sostanzialmente IGNORANTE dei meccanismi fisiologici che regolano le funzioni del corpo umano, e men che meno, di quello degli animali sui quali si sperimenta senza tenere presente che questi animali hanno un metabolismo e tante altre prerogative DIFFERENTI dalle nostre. E questo basterebbe per sottolineare la superficialità con cui si credono certe baggianate. Poiché ho affrontato questi problemi per una intera esistenza lavorativa ed oggi continuo ad informarmi, il punto più chiaro della questione è la base di ignoranza e la superficialità della informazione, che è sommaria e priva di contenuti. Oggi, in linea di massima, un medico prescrive un farmaco perché glie lo ha suggerito l’INDUSTRIA. E se il medico è anche disonesto, la prescrizione avviene tramite pagamento (COMPARAGGIO!). Leggere il libro che ho più volte presentato: La Mala Ricetta, ed. Fratelli Frilli.
La cosa più difficile da far capire alle persone che si rivolgono fiduciosamente al medico, è che il medico di base, assediato da pratiche burocratiche e da pazienti petulanti e impazienti, NON può avere conoscenza dei farmaci. In particolare, nel sistema attuale che prevede che buona parte dei prodotti innovativi venga prescritta direttamente dalle Regioni, i medici di base sono anche trascurati dagli Informatori Scientifici, i quali, pur perseguendo l’interesse aziendale, una rinfrescatina sulle conoscenze di base la davano. Ma di fronte alle petulanti richieste da parte di madri ansiose il medico di base NON può dire di NON sapere e, nell’incertezza. asseconda il potere politico. (Importanza dell’intervento nel dibattito del prof. di sociologia Ivan Cavicchi, già direttore generale di Farmindustria e direttore del periodico di cultura medica Keiros). Stessa cosa può dirsi dei preti presi alla sprovvista dalla circostanziata documentazione di Mauro Biglino, i quali non hanno né cultura né autorità per controbattere le tesi di questo studioso e quindi NON potendo rispondere alle attese dei fedeli che, in quanto fedeli, attendono da loro la parola definitiva, sono costretti a dire un mare di stupidaggini.
Giorgio Vitali
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Commento di Fernando Rossi: “L’impegno PD pro obbligo vaccino esavalente mi ricorda quello PDS di D’Alema per il CIP6, cancrovalorizzatori, ecc. Quando ne evidenziavamo i rischi per la salute (cominciai nel 1999) a causa delle centinaia di tonnellate di nano e micro polveri che immettevano in aria, venivamo sbeffeggiati (in primis da quel Bratti che veste ora i panni di paladino dell’ambiente), con tanto di baroni della medicina (ovviamente massoni) che giuravano e spergiuravano sulla mancanza di dati certi .
Ora tutti lo ammettono.
Presto sarà così anche per le 10 (dieci ! Record mondiale) vaccinazioni ora obbligatorie per i bambini che vanno a scuola.
Nel frattempo molti italiani si sono ammalati con le nano polveri prodotte con finanziamenti pubblici , così come tra i bambini ‘bombardati’ dai 10 vaccini continueranno i casi di autismo e disturbi dello spettro autistico.”